“Ferrovia e aeroporto sono il futuro del Nord-Ovest”
L'opinione di Gianfranco Langella, Segretario Nazionale Destra Democratica Italiana
In questi giorni, leggendo la stampa locale, emerge un dato che non può passare inosservato: improvvisamente “tutti” dichiarano di essere d’accordo sulle infrastrutture legate al progetto del treno a idrogeno, sulla loro utilità e persino sulla loro strategicità per il futuro di Alghero e del territorio. Una narrazione che stride fortemente con quanto affermato fino a poco tempo fa. Per mesi, infatti, attorno al progetto del treno a idrogeno e alle relative infrastrutture si è sviluppata una forte opposizione, guidata da comitati e da alcuni gruppi politici locali, che lo hanno definito un’opera inutile, dannosa per l’ambiente e per il paesaggio, costosa, tecnologicamente inaffidabile e priva di reali benefici per la mobilità. Le infrastrutture venivano dipinte come un problema, non come una risorsa, e su queste posizioni sono stati costruiti incontri pubblici, prese di posizione ufficiali e campagne di contrarietà molto nette.
Oggi, invece, si assiste a una repentina correzione di rotta. Le infrastrutture, fino a ieri contestate, diventano improvvisamente condivisibili. Le criticità, considerate insormontabili, vengono ridimensionate senza che vi sia stato alcun reale cambio di scenario tecnico o progettuale. Tutto questo avviene, guarda caso, dopo che il dibattito pubblico ha iniziato a mettere in evidenza il valore strategico dell’opera e il suo inserimento in un contesto più ampio di sviluppo e modernizzazione del territorio.
Il tema non riguarda solo la città di Alghero, ma l’intero nord-ovest della Sardegna. Il punto centrale è la connessione dell’aeroporto di Alghero attraverso una rete ferroviaria moderna e sostenibile. Questa è la priorità vera. Collegare l’aeroporto al sistema ferroviario significa rafforzarne il ruolo, non indebolirlo. Anche qualora qualcuno continui a definirlo strumentalmente “aeroporto secondario”, una connessione ferroviaria efficiente lo renderebbe ancora più competitivo, aumentando il traffico passeggeri e migliorando l’accessibilità per residenti e turisti.
Ma il valore strategico va oltre il trasporto passeggeri. Le strade ferrate rappresentano una leva fondamentale anche per il trasporto merci, per la logistica e per il sistema produttivo, aprendo prospettive concrete di sviluppo economico e integrazione territoriale. È questa la visione che dovrebbe guidare le scelte infrastrutturali, non l’opposizione ideologica o il posizionamento tattico del momento.
In questo contesto, Destra Democratica Italiana non può che esprimere stupore per la facilità con cui si cambia idea, soprattutto quando il cambiamento appare dettato più dall’opportunismo e dalla paura di perdere consensi che da una reale riflessione politica o tecnica. Apprendere “dalla stampa” che improvvisamente tutti sono d’accordo sulle infrastrutture, dopo mesi di contrarietà frontale, è la dimostrazione di una miopia politica che si cura solo quando conviene.
Destra Democratica Italiana prende atto di questo riposizionamento, ma ribadisce che il territorio ha bisogno di coerenza, responsabilità e visione di lungo periodo. Le infrastrutture non possono essere demonizzate un giorno e rivalutate il giorno dopo in base all’andamento del consenso. Alghero e il suo comprensorio meritano scelte chiare, capaci di guardare avanti e di sostenere davvero lo sviluppo, non semplici aggiustamenti di facciata.


















