Alghero, polemica sugli abeti in plastica. Mulas: «Scelta non ecologica e ancorata al passato»

Il presidente della commissione ambiente polemizza sull’acquisto dei 50 abeti in plastica e lamenta la mancata consultazione sulle scelte della "transizione verde".

La retorica sulla transizione ecologica viene troppo spesso sbandierata attraverso dichiarazioni di principio, ma nei fatti si traduce raramente in azioni concrete e coerenti con gli obiettivi dichiarati. È questa la dura critica mossa da Christian Mulas, Presidente della Commissione consiliare Ambiente, in seguito a una recente decisione dell’amministrazione comunale di Alghero.

L’oggetto della contesa è una delibera del dirigente del settore 5 che ha stanziato oltre 16.000 euro per l’acquisto di 50 alberi di Natale sintetici, ovvero in plastica, destinati alle scuole cittadine. Una scelta che, per Mulas, solleva seri interrogativi sulla reale volontà dell’ente di promuovere stili di vita sostenibili e di educare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente. L’acquisto, a suo dire, rappresenta un «modo di procedere ancorato al passato» che non tutela l’ambiente e non contribuisce alla formazione ecologica degli alunni. Mulas chiede chiarezza all’amministrazione, domandando se siano state valutate soluzioni più in linea con gli obiettivi green prima di impegnarsi in una spesa così poco ecologica.

Con la stessa cifra, spiega il consigliere, si sarebbe potuto finanziare un progetto di ben altro valore formativo. Invece di alberi artificiali, si potevano acquistare attrezzature da giardinaggio – come palette, rastrelli e terriccio – da mettere a disposizione delle scuole. Gli alunni avrebbero potuto così prendersi cura degli spazi verdi dei loro plessi e addobbare per Natale un albero vivo del giardino scolastico, un albero che, conclusa la festività, sarebbe rimasto al suo posto a produrre ossigeno e a sequestrare anidride carbonica.

Un’altra alternativa formativa proposta era la realizzazione di alberi di Natale basati sul principio dell’economia circolare: avrebbero potuto essere costruiti dagli studenti stessi riciclando rifiuti plastici, cartacei, lignei o metallici, con i fondi che avrebbero finanziato i laboratori creativi e favorito il coinvolgimento attivo degli alunni.

La polemica non si ferma alla critica ecologica, ma tocca anche l’aspetto istituzionale. Mulas, pur facendo parte della maggioranza, esprime il suo rammarico per la totale esclusione dal processo decisionale. «Far parte di una maggioranza significa anche partecipare alle azioni di governo ed essere coinvolto nelle scelte. Mi dispiace che, su questa iniziativa, ancora una volta non sia stato previsto un mio coinvolgimento,» dichiara Mulas. Sottolinea inoltre che, in qualità di educatore socio-pedagogico professionale, avrebbe potuto offrire un contributo significativo per proporre un progetto educativo in grado di coinvolgere i ragazzi in percorsi reali di sostenibilità e consapevolezza ambientale. Alghero, conclude il Presidente della Commissione Ambiente, ha bisogno di scelte innovative e lungimiranti, capaci di coniugare il simbolo con la sostanza e di includere attivamente le giovani generazioni in una vera transizione ecologica.

6 Dicembre 2025