Suolo Pubblico e stagionalità: Alghero tra controlli, incentivi e turismo
La proposta di Olbia accende il dibattito: il Consigliere Emiliano Piras chiede controlli più incisivi sulle concessioni e nuove politiche regionali per il turismo invernale.
La proposta del Sindaco di Olbia di negare il suolo pubblico alle attività che rimangono chiuse per oltre un mese consecutivo ha acceso il dibattito sull’utilizzo degli spazi esterni anche ad Alghero. Il consigliere Emiliano Piras interviene per chiarire la posizione della città e indicare la strada da seguire. Piras parte dal regolamento esistente, che già fa distinzioni tra aperture stagionali e annuali, ad esempio raddoppiando il costo per chi tiene aperto meno di dieci mesi e imponendo la rimozione degli arredi esterni. “È su questo aspetto che entra in gioco la ‘correttezza’ degli esercenti e dei tecnici che presentano la pratica,” dichiara Piras. “Necessitano dei tanto richiesti e necessari controlli mirati al rispetto del regolamento, che a questo punto devono essere più incisivi e puntuali.”
Il consigliere respinge poi le critiche sulla presunta chiusura invernale di Alghero. “Mi sento di dissentire con chi dice che d’inverno ad ‘Alghero è tutto chiuso’,” afferma con decisione. Piras sottolinea la forza della città, che, con una popolazione residente superiore alle altre località turistiche sarde, garantisce una vitalità maggiore. “Tranne che in pochissimi giorni di novembre e febbraio, chiunque venga ad Alghero, troverà un numero riguardevole di pubblici esercizi, bar, ristoranti e negozi aperti e pronti ad accoglierli,” ribadisce.
Secondo Piras, affrontare il tema solo sulla concessione del suolo è riduttivo, perché va tenuto conto delle politiche aziendali e della sostenibilità economica per i locali in bassa stagione. Le soluzioni, nell’immediato, devono mirare a “premiare chi decide di rimanere aperto e riuscire a stimolare chi invece ritiene di non farlo.” Questo può avvenire attraverso “l’incentivare con gli strumenti di agevolazione fiscale sui tributi locali e con l’ancor più efficiente, capillare, organizzazione di eventi che possano richiamare il turismo interno.”
Infine, il consigliere alza il livello del confronto, tirando in ballo la politica regionale: “Proprio partendo dal turismo interno va introdotto il tema dei trasporti.” Piras lancia un appello per un intervento strutturale: “La politica regionale dovrebbe farsi carico di prevedere uno stanziamento di risorse importante che miri ad attivare, anche attraverso ad incentivi mirati, un potenziamento della programmazione di rotte da e per la Sardegna.”


















