L’Alguer al centro della disputa: il meteo catalano infiamma la politica spagnola
L'inclusione della città sarda nel bollettino meteo di TV3 è bollata come "nazionalismo climatico" da Madrid, innescando un dibattito nel Parlamento catalano.

Una semplice icona del sole o della pioggia ha innescato un incidente diplomatico-culturale tra Barcellona e Madrid. La miccia è stata accesa da TV3, la televisione di Stato della Catalogna, che ha recentemente inserito Alghero (L’Alguer) tra le località delle sue previsioni meteorologiche.
L’inclusione della città sarda, dove si conserva una storica minoranza che parla il catalano, è stata motivata dall’emittente come un riconoscimento dei legami storici e linguistici che affondano le radici nel XIV secolo. L’Alguer, infatti, rappresenta un’importante enclave catalanofona nel Mediterraneo.
Tuttavia, il gesto non è passato inosservato. In Spagna, in particolare negli ambienti politici e mediatici più vicini alla capitale, l’iniziativa è stata duramente criticata. Molti commentatori hanno bollato la scelta come “nazionalismo climatico”, accusando TV3 di strumentalizzare un servizio pubblico come il bollettino meteo per veicolare un messaggio di natura indipendentista e simbolicamente espandere l’area d’influenza catalana.
Il dibattito è rapidamente approdato in Parlamento. Le forze unioniste presenti nell’assemblea catalana hanno immediatamente presentato un’interrogazione formale per ottenere chiarimenti dai vertici dell’emittente, chiedendo di motivare l’inserimento di una città italiana in una mappa destinata, a loro avviso, a un pubblico spagnolo. La polemica meteo si trasforma così in un nuovo capitolo della complessa relazione tra Catalogna e governo centrale.