Alghero isolata nella Città Metropolitana di Sassari: un segnale d’allarme politico
Marco Tedde (Forza Italia): “Rappresentanza debole e rischio marginalizzazione per la seconda città del territorio. Serve un cambio di rotta nell’amministrazione Cacciotto.”
Le elezioni del nuovo Consiglio della Città Metropolitana di Sassari si sono chiuse con un risultato che solleva più di una preoccupazione per la città di Alghero. Solo una consigliera espressione del territorio algherese, proveniente da Forza Italia, è riuscita a ottenere un seggio. Un dato che, secondo il consigliere nazionale azzurro Marco Tedde, riflette la fragilità della rappresentanza politica locale e, in particolare, della maggioranza che governa la città.
“Forza Italia conquista una presenza nel Consiglio metropolitano, confermando il proprio radicamento in città nonostante il ruolo di opposizione”, commenta Tedde. “Ma il dato politico più rilevante è il fallimento del Campo Largo: con 15 consiglieri comunali, incluso il sindaco Raimondo Cacciotto, non sono riusciti a eleggere neanche un rappresentante, pur avendo i numeri per farlo”.
A preoccupare è il confronto con comuni ben più piccoli: Sorso e Uri hanno infatti eletto due consiglieri ciascuno, assicurandosi una rappresentanza più solida all’interno dell’ente metropolitano. Una situazione che, secondo Tedde, penalizza pesantemente Alghero, la seconda città della Città Metropolitana, dotata di infrastrutture strategiche come aeroporto e porto, e polo turistico e culturale di primo piano in Sardegna.
“La scarsa rappresentanza mette a rischio la capacità di incidere nelle scelte strategiche sul territorio: dalla pianificazione urbanistica all’accesso ai fondi europei, regionali e statali”, sottolinea il consigliere. “Si tratta di una condizione di subalternità che può danneggiare seriamente lo sviluppo economico e sociale della città”.
Tedde attacca direttamente la coalizione che sostiene il sindaco Cacciotto, definendola “disomogenea, priva di una regia politica e incapace di difendere gli interessi della città”. A suo giudizio, è urgente un ripensamento degli assetti amministrativi e una svolta nella gestione della cosa pubblica. “Le famiglie e le imprese algheresi – conclude – non meritano di vivere in un clima politico confuso. È il momento di mettere da parte figure di secondo piano e lavorare per restituire ad Alghero il ruolo che le spetta”.


















