L’Addio a Don Potito, Tedde: “Pilastro della Parrera” e Sacerdote “Sui Generis”
L'ex Sindaco: "Un Sacerdote con idee rivoluzionarie. Grazie a lui, opere pubbliche fondamentali per la Parrera."
La comunità di Alghero piange la scomparsa di Don Potito, figura storica e carismatica, definito “un pilastro” del quartiere della “Parrera” e dell’intera città. L’ex sindaco di Alghero, Marco Tedde, lo ha ricordato con un messaggio commosso, evidenziandone non solo il ruolo spirituale ma anche l’impegno sociale e la personalità unica.
“Ci ha lasciati ieri Don Potito, un pilastro della comunità algherese in generale e di quella della ‘Parrera’ in particolare,” ha dichiarato Tedde. L’ex primo cittadino ha voluto sottolineare le qualità umane e l’approccio moderno del sacerdote. “Dotato di un grande senso ironico e di una innata simpatia. Sempre pronto alla battuta. Un Sacerdote ‘sui generis’, animato da idee rivoluzionarie e con prospettive moderne,” ha affermato Tedde, mettendo in luce come l’azione di Don Potito fosse sempre orientata verso i più bisognosi. “Al centro del suo agire e del suo pensiero metteva sempre il prossimo, con i giovani, i poveri e i diseredati nel suo cuore.”
Tedde ha inoltre ricordato il proficuo rapporto istituzionale e personale avuto con Don Potito durante il suo mandato da sindaco. “Da sindaco ho avuto la fortuna di frequentarlo, di conoscerlo a fondo e di realizzare presso la ‘Parrera’ alcune opere pubbliche su sua sollecitazione e col suo conforto,” ha concluso l’ex sindaco, citando progetti concreti nati dalla visione del parroco e a beneficio della comunità. “Il Parco, il campo polivalente, la pista da skateboard sono solo alcune”.