Sassari all’Avanguardia nella Cura del Carcinoma Mammario

Avviato il programma di mastectomia robotica con risparmio del capezzolo. Il Prof. Fancellu: "Sicurezza oncologica e miglior qualità di vita per le donne".

La Breast Unit dell’Aou di Sassari entra nell’élite nazionale della chirurgia oncologica mammaria, avviando il programma di mastectomia robotica nipple-sparing (con risparmio del capezzolo), una tecnica ultra-mini-invasiva che coniuga la radicalità chirurgica con la massima attenzione alla qualità di vita e all’estetica. Grazie all’utilizzo del sistema robotico Da Vinci single-port, l’équipe sassarese è oggi uno dei soli quattro centri in Italia a eseguire regolarmente questa procedura all’avanguardia.  L’innovazione risiede nella possibilità di rimuovere la ghiandola mammaria attraverso una sola, piccola incisione nascosta sotto l’ascella, preservando integralmente areola e capezzolo e consentendo una ricostruzione immediata del seno. La tecnica, inizialmente riservata a donne ad alto rischio genetico, dal 2024 è estesa anche a pazienti selezionate con carcinoma mammario, ampliando notevolmente le opzioni terapeutiche.

“La mastectomia robotica ci permette di asportare la ghiandola con la massima precisione, riducendo il traumatismo dei tessuti e favorendo un recupero più rapido”, spiega il professor Alessandro Fancellu, direttore della Breast Unit. “Accediamo con un’unica mini-incisione ascellare e, grazie agli strumenti articolati del robot, lavoriamo in un campo chirurgico stabile e con visione ingrandita. La preservazione del complesso areola-capezzolo e la ricostruzione immediata migliorano l’esito estetico e la percezione tattile del seno operato, senza derogare alla sicurezza oncologica”.

I primi interventi, eseguiti a giugno 2025, sono il risultato di un percorso di formazione intensivo svolto a Sassari e in centri di riferimento europei (Dublino, Parigi, Strasburgo). L’équipe della Breast Unit, guidata dal professor Fancellu, vede la partecipazione delle dottoresse Giuliana Giuliani, Silvia Mulas, Anna Maria Contini e Laura Ariu, in stretta collaborazione con la Chirurgia Plastica diretta dal professor Corrado Rubino. Nonostante l’eccellenza, il Professor Fancellu tiene a precisare che la tecnica non è adatta a tutte: “La selezione delle pazienti avviene attraverso un team multidisciplinare e tiene conto di criteri clinici e morfologici. Il nostro obiettivo è proporre la chirurgia giusta alla paziente giusta”.

L’introduzione di questa procedura è una mossa strategica dell’Aou di Sassari. “Con il sistema Da Vinci single-port investiamo su tecnologie, formazione delle équipe e percorsi integrati,” afferma il commissario straordinario Mario Carmine Palermo. “Questo si traduce in interventi più precisi, degenze più brevi e un’offerta clinica competitiva per la nostra comunità”. La direttrice sanitaria Lucia Anna Mameli sottolinea l’attenzione complessiva alla donna: “La tecnologia è uno strumento: al centro restano le persone e i loro bisogni. Offriamo un percorso chiaro: diagnosi tempestiva, trattamento personalizzato e attenzione all’immagine corporea”.

La Breast Unit di Sassari, riferimento per il Centro-Nord Sardegna, conferma la sua crescita: dall’inizio del 2025 ha già operato 371 donne, di cui 250 per tumore maligno, registrando un incremento del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

26 Settembre 2025