Fine vita, Gasparri attacca la giunta Todde: “Una legge-propaganda, la Sardegna non merita questa pantomima”
"È gravissimo che la Regione, invece di pensare ai problemi dei sardi, sia guidata abusivamente da una persona che non ha titolo per essere Presidente", attacca il presidente dei senatori di Forza Italia, che definisce la legge una "pantomima".

Mentre il Senato si impegna sul delicato tema del fine vita, il dibattito si accende anche a livello regionale. L’ultima a finire sotto i riflettori è la Sardegna, guidata da Alessandra Todde, la cui recente iniziativa legislativa sul fine vita ha sollevato un’ondata di polemiche. A scagliarsi contro la giunta isolana è Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, che non ha usato mezzi termini per criticare la mossa della Regione.
“La Sardegna mal governata dalla Todde vara un’inutile legge-propaganda”, ha dichiarato Gasparri, puntando il dito su un tema che, a suo avviso, non spetta alle Regioni. Il senatore ha sottolineato come la Corte costituzionale abbia già chiarito la questione in passato, con una sentenza che ha coinvolto la Toscana e che ha ribadito la competenza esclusiva del Parlamento nazionale. “È gravissimo che la Regione Sardegna, invece di pensare ai problemi dei sardi, sia guidata abusivamente da una persona che non ha titolo per essere Presidente”, ha rincarato la dose Gasparri, mettendo in discussione la legittimità stessa del mandato di Todde.
L’affondo di Gasparri non si è limitato al merito della legge, ma ha toccato anche il piano politico. “I grillini immersi nel loro fallimento politico si dedicano a un’operazione cinica di propaganda sapendo di non avere né le competenze né i poteri per affrontare il tema”, ha accusato il senatore, definendo la vicenda una “vergogna che i sardi non meritano con una pantomima e una recita davvero spregevole”. Parole dure che evidenziano la profonda spaccatura politica sul tema e che promettono di alimentare ulteriormente il dibattito nei prossimi giorni.