Alghero, presentata la 2^ edizione del Festival internazionale del turismo itinerante

Presentata la seconda edizione del Festival internazionale del turismo itinerante e delle attività all’aria aperta, in programma ad Alghero dall’1 al 3 ottobre, con il piazzale della Pace come quartier generale

Raccontare una Sardegna da vivere e visitare tutto l’anno, promuovere un’isola accogliente d’inverno e d’estate, con un patrimonio naturalistico, culturale, storico ed enogastronomico unico. È la missione che l’Associazione Camperisti Torres e i suoi partner affidano al Festival del turismo itinerante e delle attività ludico sportive all’aria aperta, in scena ad Alghero dall’1 al 3 ottobre. L’evento internazionale è l’occasione per raccontare l’emergere di nuovi turismi che per la Sardegna rappresentano lo strumento per ampliare una stagione ancora legata ai flussi marino-balneari, promuovendo esperienze di viaggio uniche e varie anche oltre la stagione estiva. Partendo da analisi e dati sulla dimensione e il carattere del turismo itinerante in Sardegna, il Festival sarà anche occasione di dibattito e confronto tra istituzioni, amministrazioni locali e attori socio-economici, per valutare le potenzialità del turismo itinerante nell’ambito del sistema turistico sardo.

È un festival sarà ricco di eventi, attività ludiche e sportive all’aria aperta, escursioni, visite guidate nella città e nei parchi, stand alla scoperta delle eccellenze artigianali, agroalimentari ed enogastronomiche. La kermesse algherese sarà una vetrina sul turismo attivo caratterizzato dal viaggio, dal rapporto diretto coi luoghi, col patrimonio di biodiversità animali e vegetali, con le comunità, la loro storia, le loro tradizioni e le loro identità linguistiche, culturali e artistiche.

Inserito nel cartellone di Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari, il Festival è patrocinato da Comune di Alghero e Fondazione Alghero, Regione Sardegna, Fondazione di Sardegna e Provincia di Sassari, Coldiretti Campagna Amica e aziende certificate del Parco naturale regionale di Porto Conte e del Flag Nord Sardegna. Tra i partner anche Uisp Sassari, Acli Sassari, Asd In Sardegna, Asd Sardegna Sport&Natura, Asd Alghero Bike, Asd Iolaos, Asd Kayakers Nord Sardegna, Asd Arcieri Torres, Compagnia Arcieri Corax Alghero Asd, Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, TaMaLaCa, guide turistiche e ambientali e associazioni camperistiche sarde.

Il “Caso” Alghero. La pandemia ha generato un boom delle attività all’aria aperta. È emersa la necessità diffusa di riappropriarsi degli spazi pubblici che ospitano e determinano la vita sociale, un’esigenza collettiva che impone a chi governa di ripensare i luoghi della socialità, di renderli nuovamente fruibili, di favorire processi di rigenerazione, di ridefinire città e dinamiche sociali. Il tema sarà al centro del festival. La presenza nell’organizzazione di Uisp e Tamalacà permetterà di focalizzare l’attenzione su fenomeni che esigono un nuovo protagonismo nell’agenda di chi amministra.
Il fatto che il Festival si svolga ad Alghero consente di puntare i riflettori su alcuni processi grazie ai quali la Riviera del corallo rappresenta un interessante laboratorio. Il mese di eventi che “allunga” l’estate algherese attraverso il Sant Miquel Festival è cominciato col Mamatita Festival, che celebra l’arte di strada come strumento di riappropriazione collettiva delle strade, delle piazze, del centro, delle periferie, delle borgate e dei cortili delle scuole per rendere fruibile ogni luogo che ha perso la sua funzione originaria e non ne ha acquistato un’altra.

Per strada che si riscopre il gusto di giocare come un tempo: durante il festival ci sarà un laboratorio di giochi tradizionali della Sardegna curato dalla Uisp di Sassari con le scuole algheresi. Ma i bambini viaggeranno anche alla scoperta dei tesori di Alghero con Tamalacà ed Eleonora Cattogno, per scoprire particolari nascosti tra le vie e i palazzi. Ma la Riviera del corallo investe sul gioco anche per innovare le politiche turistiche. Alghero è l’unica città italiana coinvolta con la Fondazione Alghero in Med Gaims, che in partenariato con Libano, Giordania e Spagna promuove il patrimonio artistico e culturale utilizzando i giochi per favorire l’esperienza turistica. Play Alghero, innovativo brand che identifica giochi e installazioni urbane ludiche, entra nel vivo proprio in questi giorni.

A piedi, in bici o in kayak alla scoperta del territorio. Incontri, camper in esposizione, degustazioni, musica e intrattenimento. Ma per capire bene cosa significhi turismo all’aria aperta c’è solo un modo: montare in sella a una bici, pagaiare a bordo di un kayak o mettere le scarpe giuste per lunghe camminate. Il clou della kermesse sono infatti le escursioni alla scoperta di un’esperienza di viaggio autentica, per visitare il territorio da una nuova prospettiva e accertarne le potenzialità anche oltre la stagione balneare. Tre giorni di incontri, eventi e street food, ma soprattutto «tre giorni di attività all’aria aperta per promuovere una forma di turismo attivo che dà valore al viaggio e al rapporto coi luoghi e le comunità», dicono gli organizzatori. Tempi e modi per partecipare al festival e alle escursioni sono verificabili sul sito e sui canali social.

In Sardegna è “camper-mania”. Quando ancora manca il dato relativo al porto di Olbia per il mese di agosto, si stima che nei primi otto mesi del 2021 sono entrati in Sardegna 26mila e 830 camper. Se a queste si aggiungono le 22mila e 447 moto censite in entrata nei quattro principali porti della Sardegna – Cagliari, Olbia, Porto Torres e Golfo Aranci – è presto dimostrato che nell’isola il segmento del turismo itinerante è in crescita esponenziale e contribuisce in maniera consistente a destagionalizzare i flussi in accesso, ma anche a distribuirli più diffusamente sul territorio regionale.

I dati raccolti dall’Associazione Camperisti Torres sono tanto più interessanti se rapportati a quel che accadeva prima della pandemia e della crisi globale del turismo. Nel 2019, anno di riferimento rispetto all’emergenza sanitaria che ha stravolto il mercato turistico, i camper arrivati in Sardegna sono stati 63mila e 730, ai quali dà manforte l’ingresso nell’isola di 51mila e 457 moto. In attesa di conoscere come sia andata il mese scorso nello scalo olbiese e ipotizzando che i dati per l’ultimo quadrimestre di quest’anno confermino il trend registrato nel corso dei primi otto mesi, significa che –
nonostante le titubanze prodotte dall’incertezza di una crisi sanitaria ed economica tutt’altro che superata – siamo in presenza di un numero ingente di arrivi, distribuiti in particolare nel nord dell’isola e non solo in estate. Proiezioni alla mano, considerato che molte categorie di mezzi sfuggono al censimento proprio per le loro caratteristiche ibride, nel 2021 transiteranno in Sardegna 80mila camper, pari a non meno di 250mila arrivi, senza considerare i mezzi che già circolano nell’isola tutto l’anno e senza dimenticare che analogo ragionamento va fatto per gli appassionati sardi delle moto.

Rosario Musmeci, presidente dell’Associazione Camperisti Torres:  “Vivere all’aria aperta è una tendenza che andava consolidandosi in modo marcato già prima del 2020. Nel 2019 le vacanze outdoor in Italia hanno fatto registrare 81milioni di presenze, di cui 42milioni di stranieri con una tendenza a crescere dell’1%tra il 2017 e il 2019. Ma è una tendenza che il periodo dell’emergenza sanitaria ha accelerato. Dentro il fenomeno del turismo outdoor cresce la tendenza relativa al turismo itinerante. Nel 2019 sono stati circa 200mila i passeggeri arrivati in Sardegna usando il proprio camper o il caravan sharing, con un incremento medio annuo attorno al 10%, anche tra i sardi. Il fenomeno aiuta anche l’allargamento della stagione: gli arrivi in Sardegna di caravan e camper cresce in modo marcato anche nei mesi di bassa stagione, favorendo il consolidarsi di quell’idea alternativa di Sardegna che vuole l’accoglienza legata non solo alla spiaggia ma alla Sardegna nella sua complessa e articolata bellezza. Si tratta di offrire la Sardegna intera ai turisti itineranti, che sono in grado di favorire specializzazioni che incoraggino nuovi lavori diffondendoli nel territorio”.

Mario Conoci, sindaco di Alghero: “Vogliamo far capire e far vedere che la Sardegna e Alghero sono vivibili anche oltre la stagione estiva. Il turismo itinerante e in particolare il fenomeno del camperismo sono in ampliamento e vanno messe in rete, integrando all’interno dell’offerta complessiva di accoglienza la possibilità di tenere conto di un segmento turistico sempre più significativo in termini quantitativi ed economici. Ma turismo itinerante è anche molte altre cose per cui la Sardegna si presta, e siamo contenti che Alghero possa rappresentare un’adeguata vetrina per tutta l’isola e le sue potenzialità”.

Andrea Delogu, presidente della Fondazione Alghero: “Lo scorso anno il festival è saltato a causa della pandemia e delle restrizioni conseguenti, ma l’abbiamo immediatamente riprogrammato perché consente un concreto sforzo di riflessione congiunta sul turismo che il nostro territorio e tutta l’isola possono sviluppare nel periodo dei cosiddetti mesi spalla. Di certo l’appuntamento di questo weekend è anche l’occasione per ragionare sulla necessità di fare in modo che il fenomeno del camperismo e del turismo itinerante in genere siano valorizzati anche attraverso una coerente regolamentazione. È necessario prendere coscienza che questo segmento cresce, il festival può essere l’occasione per offrire qualche spunto al legislatore nazionale e regionale”.

30 Settembre 2021