Rete sanitaria, Tedde: «nuova beffa per il Nord Sardegna»

«Ciò che desta sconcerto e preoccupazione - afferma il vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale - è la volontà di impoverire la sanità di Alghero e Ozieri. Al contrario di quanto accade per San Gavino e per il Sulcis-Iglesiente, peraltro vicini a Cagliari, dove vengono previsti presidi di I livello, Alghero e Ozieri continuano ad essere qualificati presidi di base»

«L’ultima versione della riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, adottata a distanza di circa 7 mesi dall’originaria approvazione, non pare discostarsi significativamente dalla versione primigenia. Questo la dice lunga su una consultazione della comunità regionale finta, che serviva solo a buttare un po’ di fumo negli occhi e tacitare i troppi insoddisfatti». Lo ha dichiarato Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia Sardegna.

«Rimane una riorganizzazione scalcagnata, basata su elementi normativi non vincolanti ed elementi tecnici superati, che non tiene conto delle specificità della Sardegna: terza regione italiana per estensione e la terzultima per densità abitativa. L’accentramento di servizi penalizza le comunità più deboli e non tiene conto del fatto che i sardi non possono fruire agevolmente del sistema sanitario di altre regioni confinanti come accade nella penisola. Ma ciò che desta sconcerto e preoccupazione – prosegue Tedde – è la volontà di impoverire la sanità di Alghero e Ozieri. Al contrario di quanto accade per San Gavino e per il Sulcis-Iglesiente, peraltro vicini a Cagliari, dove vengono previsti presidi di I livello, Alghero e Ozieri continuano ad essere qualificati presidi di base che mantengono le discipline già esistenti con l’aggiunta di Semintensiva generale e delle discipline di oncologia e lungodegenza, con ipotesi non impegnative di classificazione di I livello con istituzione della rianimazione all’esito di “attento monitoraggio».

«E’ una scelta al ribasso, mascherata dall’acronimo NROR (Presidio nodo della rete ospedaliera regionale), che costituisce la foglia di fico per mascherare un futuro legato non ad una previsione normativa ma alla benevolenza del governante di turno. A ciò si deve aggiungere che anche la presenza del punto nascita-pediatria e dell’ostetricia e ginecologia di Alghero sono a rischio e sono sotto la lente della “valutazione annuale di volumi ed esiti”. Il che equivale a dire che non ci sarà nessuna difesa della loro attività nell’ipotesi in cui stessero sotto i limiti nazionali».

«Quando la proposta di riorganizzazione arriverà nell’aula del Consiglio Regionale Forza Italia lotterà perché Alghero ed Ozieri non siano sperequate rispetto ad altre zone della Sardegna che hanno l’unica fortuna di essere allocate in quella parte dell’isola che si fregia della Città metropolitana e che in barba alle norme nazionali gerarchicamente sovraordinate e ai referendum del 2012 è riuscita ad avere anche una provincia del Sud. Ma purtroppo non sempre le ciambelle riescono col buco, posto che per questa novella provincia – ha concluso Tedde – non è stato previsto il capoluogo».

Redazione, 4 Febbraio 2016