Tutela lavoratori autonomi e P.iva in caso di grave malattia: Fdi-An lancia la mobilitazione

Il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, Salvatore Deidda: «Abbiamo sposato subito questa battaglia, credendo che i lavoratori autonomi e le partite iva siano considerati dal Governo cittadini di Serie b rispetto ai lavoratori dipendenti sia pubblici che privati»

Arriva in Sardegna la battaglia lanciata da Daniela Fregosi, 47 anni, toscana, occupata di formazione aziendale come libera professionista con partita iva. Dal momento della diagnosi di cancro al seno, nel luglio 2013, ha scoperto le difficoltà che un lavoratore autonomo ha in questi casi: quasi nessuna tutela e pochissime informazioni. Daniela ha realizzato un blog (http://tumoreseno.blogspot.it/) proprio per far conoscere la sua condizione, quella dei lavoratori autonomi e delle partite iva e cercare di svegliare le coscienze con una petizione online rivolta a Presidente del Consiglio e Ministri. Ha già raccolto più di 80 mila adesioni, la mozione è stata approvata dai Consigli Regionali di Toscana, Puglia e in diversi Comuni.

«Abbiamo sposato subito questa battaglia, credendo che i lavoratori autonomi e le partite iva siano considerati dal Governo cittadini di Serie b rispetto ai lavoratori dipendenti sia pubblici che privati» – spiega Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia in Sardegna – «E’ importante sottolinearlo, non vogliamo togliere i diritti a qualcuno, ma lottiamo affinché siano estesi a tutti i lavoratori gli stessi diritti: per questo sia nella mozione che nella petizione si chiede al Governo azioni fattibili e realizzabili, fra cui il diritto ad una indennità di malattia che copra l’intero periodo di inattività, il diritto ad un’indennità di malattia a chi abbia versato all’Inps almeno 3 annualità nel corso della sua intera vita lavorativa; un indennizzo relativo alla malattia uguale a quello stabilito per la degenza ospedaliera quando ci si deve sottoporre a terapie invasive (chemio, radio etc); il riconoscimento della copertura pensionistica figurativa per tutto il periodo della malattia; la possibilità di sospendere tutti i pagamenti (Inps, Irpef), che saranno poi dilazionati e versati a partire dalla piena ripresa lavorativa senza maggiorazioni in termini di more; la possibilità di escludere i lavoratori autonomi ammalati dagli studi di settore».

«Rispetto alla copertura finanziaria delle precedenti richieste, – prosegue Deidda –  la cassa Inps della gestione separata, per esempio, risulta in attivo e da una ricerca effettuata da Acta, i versamenti Inps per prestazioni assistenziali – indennità di malattia, indennità di degenza ospedaliera, indennità di maternità -, che dovrebbero essere coperti dallo 0,72% dell’aliquota totale (27,72%), non superano il 50% dimostrando come ci siano ampi margini di migliorabilità nella protezione che i lavoratori autonomi possono avere in caso di malattia grave». (fonte dei dati: http://www.actainrete.it).

In Consiglio regionale della Sardegna la mozione e’stata presentata dal consigliere di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu, sottoscritta da tutti i consiglieri della minoranza di centrodestra. «Il Comune di Sardara è stato il primo ad approvare la mozione grazie al Consigliere Giorgio Zucca e ai colleghi e tanti altri comuni si accoderanno: Isili e Quartu Sant’Elena per esempio.  Stiamo andando porta a porta dai commercianti di Cagliari, Quartu S.Elena, Sinnai, per presentare l’iniziativa e far firmare online la petizione. Inutile dire che c’è ampia condivisione. Subito dopo Pasqua, in tutte le province , organizzeremo dei banchetti in Piazza, ricordando che questa dovrebbe essere una battaglia di tutti, senza alcuna barriera partitica o ideologica. Sullo stato sociale non facciamo sconti» conclude Salvatore Deidda.

Redazione, 3 Aprile 2015