Tedde: “Pd spaccato in due. Disinteresse verso i problemi veri della città”

"Gli algheresi si chiedono come si possa dare fiducia ad un partito lunatico che si presenta sotto variegate e variopinte spoglie, caratterizzato da azioni contradditorie ispirate da violente guerre intestine legate a personalismi privi di attenzione al pubblico interesse. Ma lontanissimo dal volere e sapere affrontare i problemi di Alghero".

“Siamo garantisti sempre e comunque. Anche nei confronti del sindaco di Alghero, al quale auguriamo di poter dimostrare la sua estraneità ai fatti addebitati. Anche se sarebbe opportuno che riflettesse sull’opportunità di difendersi in modo efficace senza esercitare delicati ruoli amministrativi. Ma siamo garantisti con la memoria lunga, specie in questa fase politica da avanspettacolo.” Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commenta il garantismo di fatto esercitato dal PD algherese nei confronti del sindaco – oggi oggetto di una richiesta di rinvio a giudizio  – con l’ingresso nelle dinamiche della maggioranza, e l’atteggiamento giustizialista tenuto nei confronti dell’on. Barracciu che, seppur vincitrice delle primarie per la carica di candidata alla Presidenza della Regione, a seguito di un  coinvolgimento in una inchiesta analoga venne costretta a rinunciare alla candidatura nello psicodramma del 30 dicembre 2013 ad Oristano.

“Ma tutto come da copione. Il PD non riesce a fare a meno di espressioni alternate  di garantismo e giustizialismo opportunistiche. E ad Alghero è da tempo politicamente bipolare. Già da qualche mese nell’ aula consiliare il suo capogruppo usciva al momento del voto per salvare Bruno, mentre l’altro consigliere votava no.” L’ex sindaco di Alghero ricorda che mentre i segretari provinciale e locale annunciavano il loro sostegno esterno, senza assunzione di ruoli, il capogruppo dichiarava che il partito è in maggioranza e indicava come assessore dell’urbanistica  un autorevole esponente del PD locale. Capogruppo al quale è stato peraltro affidato anche un ruolo dirigenziale a livello provinciale.

“La novità ultima è che qualche giorno fa il segretario e i due consiglieri hanno siglato un comunicato congiunto che nel tentativo di contrabbandare una posizione unitaria del partito rappresenta all’esterno un PD ancora più aggrovigliato in contraddizioni politiche e personali. Ma al di là dei comunicati, il PD che s’è presentato alle elezioni cittadine con un proprio candidato in aperta, e per certi versi plateale, contrapposizione a Bruno, oggi fa da stampella ad una amministrazione priva di prospettiva -denuncia Tedde- e con un passato fatto di scelte sbagliate e negligenze di dimensioni bibliche. Il PD algherese oggi ha assunto delle pesanti responsabilità. E lo fa nel modo peggiore, mostrandosi alla stregua di un Giano bifronte. Ma con una piccola differenza: Giano era il dio degli inizi, il PD locale si avvia ad assumere il ruolo di officiante il “requiem politico amministrativo” della maggioranza di centrosinistra”.

“Il primo interrogativo che gli algheresi si pongono è come si possa dare fiducia ad un partito lunatico che si presenta sotto variegate e variopinte spoglie, caratterizzato da azioni contradditorie ispirate da violente guerre intestine legate a personalismi privi di attenzione al pubblico interesse. Ma lontanissimo dal volere e sapere affrontare i problemi di Alghero. Pensare che gli algheresi possano solo rischiare di essere amministrati da un partito privo di bussola e di coerenza politica è avvilente. In teoria il centrodestra dovrebbe gioire. Ma crediamo non sia così. Per quanto ci riguarda siamo molto preoccupati per questa violenza politica e amministrativa consumata in danno degli algheresi, e per il completo disinteresse verso i problemi veri della città che non verranno risolti con qualche annuncio e qualche mossa machiavellica in salsa catalana -chiude Tedde-“.

18 Novembre 2017