Teatrino della politica e Consiglio Comunale

L'opinione di Vittorio Guillot

Qualcuno ha scritto che il Consiglio Comunale del giorno 11 ha costituito una ‘occasione di ricucitura per la quale si sta lavorando fin dall’inizio della consiliatura’. Mi chiedo, cari amici, poiché i consiglieri comunali sono stati eletti e sono pagati da noi cittadini per curare gli interessi della città, che con tono aulico è spesso chiamato il ‘bene comune’, se queste ‘ricuciture’ ci interessino più di tanto.  Sbaglio se, piuttosto, ritengo che alla città importi che funzioni regolarmente l’aeroporto, che sia completata la strada ‘4 corsie’ e realizzata la circonvallazione, che Mauntanas e Surigheddu siano rese produttive, che sia ben amministrato il porto in modo da esprimere al meglio le sue potenzialità, che siano realizzate le opere di pubblica utilità ed effettuate le loro manutenzioni, a cominciare dalla pulizia di caditoie e tombini, che siano approvati un P.U.C ed un piano delle spiagge che rispondano alle necessità ambientali e sociali del territorio, che funzioni il trasporto pubblico urbano, borgate comprese, e quello intercomunale, che sia garantita l’assistenza sociale, che gli uffici comunali offrano i loro servizi regolarmente, con professionalità e tempestività , che sia assicurata una adeguata vigilanza contro i disturbatori della quiete pubblica e che i proprietari dei cani ripuliscano costantemente le deiezioni dei loro amici a quattro zampe, che sia risolto il problema della posidonia spiaggiata e quello di certi inquinamenti di canaloni coperti e del mare , che sia eliminata la ‘marea gialla ‘ che danneggia lo stagno di Calich e tanta parte del nostro litorale, che sia difesa la sanità pubblica e che le programmazioni regionali che la riguardano siano effettuati tenendo conto delle esigenze della gente e non siano, invece, calati dall’alto e formulati secondo una concezione puramente ragionieristica ? …… Forse qualcuno pensa che agli algheresi interessino le alchimie e le formule politiche, tipo centro-destra, centro-sinistra e balle varie, o che vogliano sapere quale soluzione si voglia dare concretamente ai problemi che attanagliano questa città? E, ditemi, sbaglio se penso che la approvazione o la bocciatura del bilancio comunale deve rientrare nella prospettiva dell’interesse pubblico cittadino e che, quindi gli strappi, le toppe, le pezze e le cuciture all’interno dei partiti e tra i partiti nonché le beghe personali e tra correnti non c’entrino niente con gli interessi della collettività algherese? Al massimo potrebbero servire solo come argomento per passare qualche minuto a chiacchiere con gli amici.

Leggo anche la solita frase fatta, bella e retorica: ’Oggi inizia la vera sfida’. Ma come ‘Oggi’! Perché solo oggi che la ‘consiliatura ‘ è entrata in ‘fase terminale’? Scusate, ma cosa avete fatto fino ad oggi? Siete stati a giocare a tre sette? Spero, almeno, che non abbiate giocato a …. ruba mazzetta! Mi chiedo anche quanti siano gli algheresi che pensano che queste operazioni di ‘sartoria’ riguardino solo i politicanti e che non c’entrino niente con le prospettive di sviluppo della città ma solo con le beghe che devono essere discusse in altri luoghi, magari nelle sedi dei partiti e nei loro congressi o, se volete, al bar. E credete che siano apprezzate dai cittadini le estemporanee uscite dalla maggioranza ed i rientri di alcuni personaggi, anche se effettuate con divertenti colpi di scena, giustificati con generiche e fumose affermazioni circa la ‘rivisitazione dei programmi’ effettuata dal sindaco e che, quindi, consentono di tenerlo in sella fino al prossimo giro di walzer? Non vi pare che, se non ci si riduce ad un modesto parlarsi addosso e ad un discutere di nulla con parole inutili, resti da chiarire cosa sia cambiato, appunto nei programmi, e quale sia la epocale ‘rivoluzione copernicana’ rispetto alla situazione che aveva determinato la precedente fuoriuscita dalla maggioranza? A me pare che ai mortali cittadini non sia dato saperlo che, quindi, sia lecito pensare che si tratti, se mai ci fossero, di programmi maturati in qualche oscuro corridoio e tenuti rigorosamente segreti, alla faccia della trasparenza e della partecipazione popolare. Siete d’accordo con me, se così fosse, che ciò non andrebbe proprio bene perché il luogo in cui i programmi politici devono essere presentati, discussi, approvati o respinti è il Consiglio Comunale? Lì, infatti, si devono fare le scelte lì, con il voto, quei programmi devono essere promossi o bocciati e, così, di conseguenza, lì ed in quella occasione si deve restare nella maggioranza, entrarvi od uscirne. Non credete che se manca una chiara motivazione delle scelte di campo e la trasparenza, tutto il resto, nella migliore delle ipotesi, sia fuffa?

Cosa c’entra, in ogni caso, l’accordo sui programmi futuri col Bilancio Consultivo? Il Bilancio Consultivo, infatti, è legato alla attività politica ed amministrativa che è stata svolta nel periodo passato. Non riguarda l’attività futura. Ora, se quella attività è stata considerata negativa tanto che ci si è schierati ripetutamente all’opposizione, è coerente valutare positivamente un Bilancio Consuntivo con cui quella attività è stata finanziata e sostenuta? Oddio in questo periodo una comica parte in commedia la recita anche l’opposizione. Che fa, infatti, l’opposizione? Io ho l’impressione che, quasi che non sappia come impegnare il suo tempo, anziché incalzare il sindaco sui problemi seri, se la prenda per baggianate, quale, per esempio, la temporanea installazione di un circo equestre in piazza Sulis o l’ affitto delle biciclette. Alla fin fine, però, è una mia certezza che di tutte queste beghe, diatribe, vaniloqui e discussioni alla gente comune, però, non gliene può fregare di meno . Non credete anche voi, cari amici che l’uomo della strada voglia vedere i fatti concreti ed una città ben amministrata e che tutto il resto per lui non conti proprio niente anche se è importante solo per pochi politicanti, lontani dalla realtà? In conclusione, non siete convinti anche voi che confondere l’interesse pubblico con le faccenduole personali o, comunque, interne ai partiti costituisca un appesantimento della azione amministrativa e che, perciò, danneggi la città? Non vi pare che questo sia un pessimo approccio alla politica, figlio di quella falsa democrazia che si chiama partitocrazia, che rovina tutto ciò che tocca, anche nella nostra città? Non trovate doloroso constatare che troppi amministratori comunali non riescano a far prevalere il pubblico interesse su quello del partito, della corrente e personale? Giratela come volete ma son sicuro che questa, purtroppo sia la triste realtà.

Vittorio Guillot, 19 Settembre 2017