Sogeaal, tanto tuonò che piovve

L'opinione di Marco Di Gangi , presidente di Azione Alghero

Tanto tuonò che piovve! Quello che é successo e sta succedendo nello scalo “Riviera del corallo” lascia molto amaro in bocca e non lascia più spazio ad altre interpretazioni. Con l’avvio della procedura di licenziamento di tutti i 45 dipendenti del settore Security si manifestano drammaticamente i primi destabilizzanti effetti sulla forza lavoro della privatizzazione al buio della So.Ge.A.Al. Le scelte della Giunta Pigliaru, con in primo piano l’assessore Deiana, di tagliare prima la continuità territoriale con gli scali minori e di non sostenere più i voli low cost , aveva iniziato a produrre fin dallo scorso anno una forte contrazione dei collegamenti aerei da e per lo scalo algherese con la perdita di oltre trecentomila passeggeri. Il passo successivo della Giunta Regionale fu quello di cedere la maggioranza delle azioni So.Ge.A.Al ad un socio privato. Oggi la Società di gestione dello scalo di Alghero, nella quale la Regione mantiene quasi il 29% delle quote, comunica l’avviamento della procedura di licenziamento di 45 unità lavorative.

I 45 lavoratori per i quali si materializza l’incubo del licenziamento sono tutti impiegati nel settore della “Security”, quello , per intenderci che si occupa dei controlli di sicurezza prima dell’imbarco sugli aeromobili. Tale decisione dovrebbe essere connessa al bando tramite il quale So.Ge.A.Al ha manifestato la decisione di cedere a terzi la gestione del servizio stesso. Ciò che da subito ha lasciato perplessi i sindacati e gli osservatori più attenti è stata la valutazione che si tratti di uno dei pochi settori regolamentati sotto il profilo tariffario che non consente, per come è strutturato, che si generino perdite per il gestore ed è apparso singolare che alla base della decisione si siano addotte diseconomie che, peraltro, non sono minimamente riconducibili proprio a quel settore.

A meno che tale decisione non si inserisca nella logica di un piano industriale di cui si ignorano i contenuti, non si comprende perché non si sia fatto un percorso finalizzato ad individuare soluzioni meno traumatiche e comunque sostenibili, come peraltro suggerito dagli stessi Sindacati. E’ pur vero che il bando per l’affidamento della Security prevede a carico dell’aggiudicatario, l’assunzione del personale già So.Ge.A.Al., ma questa non costituirà una garanzia assoluta e significherà comunque la perdita dei diritti maturati, l’assoggettamento alle regole meno tutelanti del Job Act e, soprattutto l’inquadramento in un contratto collettivo di lavoro decisamente più svantaggioso per i lavoratori la cui posizione diventa ancora più precaria. Purtroppo le nuvole all’orizzonte si fanno sempre più cupe e le prospettive anche per i dipendente di altri settori della So.Ge.A.Al. non sono certo rassicuranti.

In conclusione: le scelte fatte dalla Giunta Pigliaru, Deiana & C. dopo aver generato un forte ridimensionamento del traffico del “ Riviera del Corallo” che influisce negativamente sull’economia del Nord Ovest della Sardegna, continuano a manifestare i propri nefasti effetti anche rispetto ai livelli occupazionali in un territorio sempre più in affanno e non fanno intravedere, almeno per il prossimo futuro, un’inversione di tendenza sulla ripresa del volume di traffico degli anni migliori. La flebile reazione se non il silenzio totale da parte delle amministrazioni locali più direttamente coinvolte e degli stessi rappresentanti della maggioranza in Consiglio Regionale hanno consentito che quanto sta avvenendo potesse avvenire. Una grave responsabilità della quale qualcuno dovrà, almeno politicamente, pur rispondere. Infine una proposta: poiché secondo le previsioni, l’esternalizzazione della Security dovrebbe generare risparmi, si intervenga così come previsto dalla regolamentazione delle tariffe a ridurle, garantendo così ai viaggiatori che ne pagano materialmente il costo al momento dell’acquisto del biglietto, un risparmio.

Marco Di Gangi, 11 Maggio 2017