«Il settimo assessore all’ambiente: ennesima “meraviglia” di Bruno»

L'opinione del gruppo Nuovo Centro Destra, Partito Sardo d'Azione e Patto Civico, firmata da Mario Conoci.

E così anche la “settima meraviglia” è compiuta. Non parliamo della piramide di Cheope, dei giardini pensili di Babilonia o del Colosso di Rodi, cioè di una delle sette meraviglie del mondo antico ma più semplicemente del settimo assessore della giunta Bruno. E adesso di certo, come per incanto, vista in particolare la delega all’ambiente, Alghero vedrà risolto uno dei problemi maggiori auto-prodotti da Bruno e i suoi, ovvero pulire e rendere decorosa la città.

Questo dovrebbe essere infatti lo scopo principale di un sindaco che, dopo aver accumulato nei due anni di sua amministrazione i più grandi fallimenti nella gestione della nettezza urbana che Alghero ricordi, responsabilmente cerchi di cambiare rotta e risolvere il problema affidando una delega così importante ad una persona di comprovata esperienza. Tuttavia abbiamo forti dubbi che questo sia il vero scopo del sindaco che, come se niente fosse, vuol farci credere invece che Alghero non sia mai stata così ben pulita.

Analizzando oggettivamente questa nomina, infatti, emergono chiaramente le due vere motivazioni che l’hanno determinata.

La prima si inquadra nella misera battaglia ingaggiata da Bruno contro il suo ex partito nei confronti del quale, dopo aver capito che non avrebbe ricevuto il preteso soccorso numerico in consiglio comunale, ha intrapreso una serie di azioni, meglio dire dispettucci, che nulla hanno a che fare con la amministrazione della città o con lo svolgimento del suo ruolo istituzionale.

Ingaggiare un ex componente della segreteria del PD deve essere parso a Bruno, forse condizionato dai “colpi del calciomercato” estivo, una mossa strategica di primissimo livello contro il suo ex partito al quale ha sottratto, secondo lui, uno dei dirigenti più in vista e apparentemente legati al partito!!!

La seconda motivazione è, invece, la ormai palese emarginazione dell’assessore Cacciotto al quale ha sottratto prima il ruolo di vicesindaco, per offrirlo sull’altare del rientro in maggioranza dell’UDC, ed oggi la delega all’ambiente che più di ogni altra aveva caratterizzato, seppur con risultati “sfortunati”, il suo impegno in politica.

Insomma quello che doveva essere il più fidato collaboratore di Bruno è stato, nel giro di poche settimane e senza alcun riguardo, degradato e privato del suo ruolo principale e relegato a dirigere “l’ufficio timbri” del comune. Forse il tentativo del sindaco è di far ricadere sull’ex assessore all’ambiente la responsabilità del disastro dell’appalto della nettezza urbana, senza rendersi conto che su una partita amministrativa così importante il vero ed ultimo responsabile resta e resterà il sindaco, in prima persona singolare.

Insomma, anche in questo ennesimo caso, Alghero è costretta ad assistere e a subire le conseguenze di scelte che sono lontane mille miglia dalle reali necessità della città che mai Bruno è riuscito ad interpretare e risolvere.

Anche la “settima meraviglia” della giunta Bruno, come accadde per il Colosso di Rodi, appare destinata però a resistere solo sino al prossimo imminente…acquazzone.

 

26 Luglio 2016