Lai-Tedde, prosegue il botta e risposta

Il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commenta l’intervento del Sen. Silvia Lai (PD)  relativamente all'addizionale sui biglietti aerei, alla procedura di infrazione sulla legge 10 del 2010 a carico della Sogeaal e della gara per la cessione del pacchetto azionario di maggioranza della società di gestione dell'aeroporto di Alghero

“Se prima avevamo qualche dubbio che il Sen. Lai in tema di trasporti si muovesse come uno strimpellatore della politica, oggi ne abbiamo la certezza.” Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commenta l’intervento del Sen. Lai relativamente all’addizionale sui biglietti aerei, alla procedura di infrazione sulla legge 10 del 2010 a carico della Sogeaal e della gara per la cessione del pacchetto azionario di maggioranza della società di gestione dell’aeroporto di Alghero. “L’addizionale sui biglietti aerei, votata anche dal Sen. Lai, fu sicuramente uno dei motivi che indussero Ryanair a smobilitare. L’altro motivo è stato il mancato varo del piano di incentivi al traffico low cost da parte di Pigliaru e Deiana. Basta rileggere le cronache del 6 aprile del 2016, allorché a Roma al Ministero dei trasporti si tenne un incontro fra il Min. Delrio, la Ryanair e le delegazioni di Sardegna e Abruzzo. In quell’incontro, a seguito delle risolute rimostranze del vettore irlandese, il Governo rassicurò circa la sospensione in tempi brevi dell’addizionale sui diritti di imbarco e su un progetto di sostegno al low cost.”

Secondo l’ex sindaco di Alghero è vero che l’addizionale doveva essere utilizzata per pagare la cassa integrazione dei dipendenti di Alitalia. Ma per evitare di deprimere il traffico aereo questi fondi potevano essere reperiti da altri capitoli del bilancio dello Stato. Tedde rilancia dichiarando che “Sull’assoluzione di Sogeaal da parte della Commissione Europea, che a detta del Sen. Lai era motivata dal fatto che “Alghero era già stata indagata e sanzionata”, auspichiamo che il Senatore del PD sia cascato in un banale refuso. La decisione della Commissione Europea sugli aiuti di Stato agli aeroporti sardi ha escluso categoricamente  dal procedimento “tutti i contratti conclusi da Sogeaal con compagnie aeree”. E non perché la società di gestione dell’aeroporto di Alghero fosse stata condannata ma, al contrario, perché era già stata assolta con decisione dell’ottobre del 2014. E, purtroppo, dal 2014 la Giunta Regionale è rimasta immobile, mentre avrebbe invece potuto varare un piano di sostegno al traffico aereo sulla base degli orientamenti comunitari e ai principi dell’investitore nel libero mercato. La sua negligenza ha fatto perdere all’aeroporto di Alghero 351 mila passeggeri e ha depresso economicamente l’intera provincia di Sassari”.

“E ancora, – attacca Tedde – è evidente che il Sen. Lai quando afferma che il salvataggio della Sogeaal non era possibile non sa che secondo la giurisprudenza contabile prima e la legge Madia dopo  il salvataggio  della Sogeaal era invece consentito anche in difetto di contestuale privatizzazione in presenza di un piano di risanamento comunicato alla Corte dei Conti,  che prevedesse il raggiungimento dell’equilibrio finanziario in tre anni. Ma purtroppo non sa neppure che recependo proprio la legge Madia con legge 27 del 2016 il Consiglio Regionale aveva stanziato oltre 15 milioni finalizzati al “salvataggio ed alla ristrutturazione della società di gestione dell’Aeroporto di Alghero (Sogeaal) Spa” che, quindi, contrariamente all’assunto del Sen Lai, era possibile. E per quanto attiene al bando  con il quale è stato ceduto il pacchetto di maggioranza della Sogeaal il Sen. Lai non sa che la medesima legge Madia e le previgenti norme e la costante giurisprudenza vietavano e vietano la “vendita al buio”, cioè in assenza di valutazione di un piano di gestione e di vantaggi complessivi per l’amministrazione pubblica”.

“Tutto il contrario di quanto avvenuto con la Sogeaal, il cui pacchetto azionario di maggioranza è stato ceduto al miglior offerente senza valutare gli obbiettivi gestionali e industriali del medesimo. Suggeriamo poi al Sen. Lai estrema cautela nel dichiarare che la F2I ha partecipato al bando dopo un serio “lavoro diplomatico”. Sono, queste, affermazioni che ricordano fattispecie che potrebbero interessare i piani alti del Palazzo di Giustizia. Eravamo, siamo e saremo disponibili a ragionare proficuamente sulle sorti dell’aeroporto di Alghero.  Ma, come più volte abbiamo detto, occorre che Pigliaru abbandoni il suo ruolo di spettatore distratto e apra un tavolo con le opposizioni e gli operatori del settore turistico” – chiude Tedde.

21 Febbraio 2018