Due generazioni a confronto. Due storie diverse con la bella Rosalie

Ho ricevuto due lettere da due uomini che il destino ha voluto che avessero qualcosa in comune, almeno questa è l'impressione che ho avuto, se poi sbaglio e prendo granchi per cozze vuol dire che sto invecchiando.

1) “Mi chiamo Battista, ma tutti mi chiamano ‘Baciebasta’, non so perché ma non mi importa, sono signorino da sempre. Ti scrivo caro Josef per raccontarti una storia che mi riempie sia di gioia che di malinconia recondita. Tanti anni fa, circa quaranta, io, che oggi sono sulla sessantina, avevo una ragazza che si chiamava Rosalie, una bella bionda con una mentalità molto larga e di origini straniere. La portavo in giro con la motoretta come quel Gary Cooper portava la Odrey in Vacanze Romane; lei era cotta di me, mentre io avevo anche altre prede da baciare e ribaciare. Spesso, ai giardinetti del signor Giuseppe Manno incontro un vecchietto che ora avrà 90 anni che mi fa tanta pena e tenerezza. Questo uomo lo conosco perché ai tempi in cui io mi facevo Rosalie lei usciva anche con lui. Lei mi diceva che lui era un vecchio di 50 anni e che essendo solo e impotente gli piaceva farsi vedere in giro per i ristoranti con una bella gnocca, la copriva di regali che lei sistematicamente dava a me: orologi, profumi, scarpe, giubbotti, di marca e non, insomma tanti regali che a me facevano comodo e che sfruttavo con piacere, mentre lei faceva l’amore solo con me, anche 5 volte a notte, alla faccia di ‘baciebasta’! Oggi ho una giovane donna che ha un fidanzato che non la soddisfa sessualmente e lei viene da me; ma io, furbo, non voglio mica fare la fine del vecchio che dava i regali, io non le do niente di concreto, tipo orologi o profumi: le do solo 100 euro ogni volta che viene a trovarmi così il fidanzato rimane a bocca asciutta. Sono o non sono furbo, caro amico Josef ? un saluto e un abbraccio da un tuo assiduo lettore. Battista”.

2) “Caro amico Josef, sono un povero vecchio, ti scrivo oggi che è uno di quei giorni che riesco ancora a ricordare; ti scrivo perché ti considero un bravo giornalista attento ai problemi seri della gente; ti scrivo in merito ad una cosa che mi è successa tanti anni fa. Ogni tanto passa qui in bici un uomo, ma che dico uomo, un imbecille che mi guarda con sufficienza; io lo conosco perché quando era giovane stava con una giovane donna, carina e simpatica, si chiamava Rosalie, ma questa donna si era innamorata di me. A quei tempi avevo 50 anni, ero un torello, avevo un buon lavoro che mi permetteva di fare una bella vita, la portavo nei migliori ristoranti della ciutad, lei era felice con me, mi diceva che quel giovane con cui stava era un imbecille, pensava a contare il numero delle prestazioni, mentre con me viveva davvero il sentimento dell’amore; per farlo contento compravo dei regali che lei, di comune accordo con me dava al ragazzo, convinto che lei venisse con me solo per apparenza, povero ragazzo che pena che mi fa. Rosalie ha incontrato il vero ed unico amore della sua vita e oggi vive felice in Svezia con il marito e 4 figli. Questo uomo mi faceva pena prima e mi fa pena adesso, sempre solo con la sua bicicletta che passeggia per la città alla ricerca di qualcosa che riempia la sua vita vuota. Un povero, ma ricco vecchio che ha avuto tanto dalla vita.

Cari amici baciebasta e povero vecchio: non so se le vostre vite si siano in qualche modo incrociate: l’evidenza mi porta a pensare in tal senso, ma essendo uomo di mondo un poco all’antica credo che esistano le coincidenze, tipo ‘a Chilivani si cambia’. Qualche lettore attento forse dirà che non c’entra un Kaiser, ma il contenuto delle due lettere ci porta a prenderlo in considerazione. Per primo rispondo a baciebasta: caro amico per dirla in poche parole sei stato un ‘corzone’ da giovane e da anziano continui sullo stesso binario, da vero cafone. Se fosse vera la tua versione, da giovane avevi il piacere di goderti la bimba e i regali che ti portava; da grande, ma solo di età, credi di accontentare una giovane donna, farla godere sessualmente, pensando di essere più potente del suo giovane uomo, dimenticando che tanti anni fa succedeva il contrario. Ti reputo anche in mala fede, perché tu prendevi i regali della tua ragazza, mentre tu oggi, da persona cattiva, non dai niente a quel giovane. Eri un imbecille e tale rimarrai sino alla morte. Che dire al povero vecchio ? Caro amico, spero che sia ancora lucido quando leggerai questa mia risposta che mi chiedi con ardore. Io per deontologia professionale devo stare super partes, anche se ti consiglio di non essere troppo severo con quel ragazzo: egli è un infelice, vive la sua vita alla ricerca dell’amore che forse non ha mai conosciuto a dispetto di te che hai amato quella giovane donna di nome Rosalie, alla quale hai dato momenti di grande gioia fino a quando, come giustamente dici, ha incontrato una persona della sua età che le desse un futuro, a dispetto di due personaggi da operetta come voi.

Giuseppe Angioi, 3 Aprile 2014