«Ancora sul Movimento 5 Stelle»

L'opinione di Vittorio Guillot

Tempo fa, esattamente tre mesi fa, scrissi un post ad un esponente di spicco del Movimento 5 Stelle cittadino ponendo una serie di domande sulle questioni politiche attinenti le idee fondamentali che animano quel partito e per chiarire dei dubbi che avevo. Non mi era dovuta alcuna replica e, perciò, non mi ha certo irritato il fatto che il noto grillino non mi abbia risposto. Non mi ha neanche sorpreso questo comportamento perché le domande erano tante e molto probabilmente il politico a cui mi riferisco non ha avuto il tempo per soddisfare le mie richieste e le mie perplessità che, però, anche per questa mancanza di chiarimenti, rimangono assolutamente immutate.

Successivamente su questa faccenda scrissi un pezzo che fu pubblicato da Alghero Eco, sia nel giornale cartaceo che su quello On Line. A seguito delle discussioni che ho avuto con molti amici e dei commenti che ho ricevuto sul mio Profilo FaceBook, mi sono reso conto che i dubbi e le domande che feci erano condivise da tante persone. Uno addirittura disse che le mie domande erano ‘difficili’ ma un altro precisò che ‘Non esistono domande facili e domande difficili, ma solo domande a cui si sa rispondere e domande a cui non si sa rispondere’.

Personalmente non sono così severo e categorico perché ritengo che ci siano anche domande a cui non si può rispondere per mancanza di tempo o per altro impedimento. Per quanto mi riguarda non chiedo a questo giornale di pubblicare nuovamente quelle domande perché credo che il direttore, giustamente, mi risponderebbe : ‘No, caro, basta così! abbiamo già dato!’ Piuttosto , poiché credo nella onestà intellettuale e nelle capacità di dialogo degli amici pentastellati, chiedo loro di non deludere quelle richieste di febbraio e rispondere, magari in comode rate. Anzi, dato che ci sono, aggiungo che porrei anche qualche altra domanda .

Chiederei, ad esempio, perché hanno sollecitato le dimissioni del ministro Alfano, quando fu raggiunto da un avviso di garanzia per il reato di abuso d’atti d’ufficio, ma, invece, si sono limitati a sospendere dal partito Pizzarotti, sindaco M5S di Parma , raggiunto, lui pure, da un avviso di garanzia per lo stesso reato, ma non ne abbiano chiesto le dimissioni. Mi viene anche spontaneo domandare perché non abbiano invitato a dimettersi il sindaco M5S di Livorno, indagato per bancarotta fraudolenta. Per me sarebbe interessante anche capire che ruolo ha Grillo nel partito . Più precisamente vorrei sapere a che titolo emana direttive , fa intimazioni e bacchetta gli eletti, li sospende e li espelle. Rispetta, cioè, norme e regole approvate e codificate democraticamente o agisce con metodi spicci, fuori da ogni controllo, secondo un autoritario e capriccioso stile giacobino e leninista?

Soprattutto vorrei sapere quale tipo di stato i pentastellati vogliono realizzare e, in particolare, se sono favorevoli ad una repubblica presidenziale, alla elezione diretta del ‘premier’ o alla attuale Repubblica Parlamentare; se vogliono una Italia federale o centralista; quali sono i loro programmi per affrontare il problema delle migrazioni; quale politica internazionale vogliono dare all’Italia e come pensano che debbano essere trattate le crisi siriana e libica; come intendono affrontare le questioni istituzionali, economiche e finanziarie che tormentano l ‘Unione Europea .

Come vedete, sono questioni di grande attualità alle quali è legato il futuro stesso dell’Italia. Queste mie ultime domande nascono , in particolare, dalla considerazione che è assolutamente vero che senza uomini validi, onesti e preparati la politica non può fare niente di positivo . E’ anche vero, però, che senza strutture e istituzioni solide ed adeguate all’efficiente funzionamento di uno stato e di una società non ci può essere niente di duraturo. Occorre, cioè, avere una idea di Stato , di società ed una Costituzione e leggi idonee ad affrontare il presente ed il futuro del nostro popolo , correggendo vecchi errori e distorsioni. Perciò continuo a chiedere al M5S come vuole organizzare la vita di questa nostra Italia e dell’Europa. Mi sembra che si tratti di domande non solo lecite ed opportune, ma addirittura doverose, visto che quel partito aspira, lecitamente, a governare e trasformare questa nostra nazione.

Vittorio Guillot, 16 Maggio 2016