Violenta la figlia di 3 anni, ma non va in carcere: “Non si troverebbe bene”

Il giudice nonostante l'imputato sia reo confesso lo ha condannato solo a 8 anni di libertà vigilata. "L'ambiente carcerario non è adatto a lui".

Ha confessato di aver stuprato la figlia di 3 anni, ma non è andato in galera perché in quel posto “non sarebbe in grado di cavarsela”, secondo il giudice che gli ha concesso la libertà vigilata. Protagonista della vicenda è Robert Richards IV, 47 anni, conosciuto per aver eredito il patrimonio milionario dalla famiglia dei magnati della chimica americana Du Pont. La notizia è riportata dal News Journal. C’è da dire che il procedimento a carico dell’uomo risale al 2009, ma è stato divulgato solo ora dopo che la ex moglie di Richards ha intentato una causa civile nei confronti dell’uomo. Richards è stato dichiarato colpevole di violenza carnale, un crimine che può portare ad una pena detentiva di 15 anni, secondo il News Journal.

Il giudice Jan Jurden ha condannato il presunto pedofilo a otto anni di carcere, ma la pena è stata sospesa. Questo significa che non si farà un giorno di carcere a meno che non violi la libertà vigilata. Il giudice infatti ha ritenuto che Richards non avrebbe potuto sopravvivere in un ambiente, quello carcerario, a cui non era abituato. “E’ una circostanza estremamente rara che il carcere serve bene il detenuto” ha detto Brendan J. O’Neill, avvocato difensore di Richards. Il legale fa parte di un grande studio di avvocati, la Richards Layton & Finge, a cui ha dato vita proprio la famiglia Du Pont. “Lo scopo del carcere è quello di punire, di separare il condannato dalla società, e l’idea che il carcere possa servire per redimere non è stato dimostrato nella maggior parte dei casi”

Tratto da www.fanpage.it ©

B.C., 1 Aprile 2014