Vicenda Monte Carru: gli investitori si appellano all’Onorevole Bruno

Gli aquirenti delle villette site in località Monte Carru, dopo innumerevoli tentativi di dialogo con l’Amministrazione comunale algherese per capire come sistemare la vicenda della compravendita, si appella al consigliere regionale Mario Bruno, nella speranza che l’onorevole si interessi della vicenda. Riportiamo di seguito il testo della lettera.

“Siamo un gruppo di persone che purtroppo hanno avuto la sventura di investire tutti i propri risparmi nel complesso di Monte Carru, ad Alghero. Ci rivolgiamo a Lei come cittadino Algherese e rappresentante della Regione Sardegna, visto che non siamo riusciti ad ottenere un granche’ dall’amministrazione del nostro, nonche’ Suo, comune. Non stiamo qua a rappresentarLe la situazione nella sua interezza, immaginiamo che sia piu’ o meno nota a tutti. Dietro tutto questo pasticcio c’e’ una diatriba tra privati per una strada vicinale, sotto la quale un costruttore ha fatto passare le tubature per un complesso immobiliare di ben 70 case, la cui costruzione e’ stata chiaramente approvata dal Suo Comune, seppur salvo diritti altrui, come da prassi.

Dietro questo pasticcio, in cui riteniamo che anche l’amministrazione stessa sia in parte colpevole, ci sono veri e propri drammi familiari che se consideriamo il numero di case, le imprese coinvolte che hanno perso tutto, arriviamo ad un numero considerevole di cittadini. C’e’ il dramma del pensionato che ha perso la liquidazione e i risparmi di una vita che alla sua eta’ sara’ difficile recuperare. C’e’ anche, perche’ no, il dramma di noi sardi che abbiamo dovuto affermarci all’estero e ora ci sentiamo traditi due volte dal nostro paese. Non vogliamo fare le vittime, abbiamo cercato in tutti i modi di risolvere il problema, ci e’ stato detto che si trattava di un costo di €150,000 che l’amministrazione non poteva assumersi a scapito dell’intera comunita’ a favore di pochi. Alcuni di noi si sono offerti di coprire questi costi ma c’e’ stato poi il silenzio.

Non vogliamo credere che Alghero voglia o possa permettersi di avere un’altro bagaglino, non possiamo credere che nessuno veda l’indotto che quel quartiere potra’ dare alla citta’ creando lavoro e sollevando anche altre famiglie che, pur non avendo niente a che fare con questo, potrebbero risolvere i loro problemi con il lavoro che questo quartiere ha da offrire.

Siamo consapevoli che ci sono state delle responsabilita’ da parte di alcuni ma sara’ la magistratura a definire quali sono e i responsabili ne pagheranno le conseguenze ma non si puo’ fermare tutto e fare gli struzzi. Ci auspichiamo un Suo gentile riscontro e delle risposte concrete perche’ fino ad ora non e’ abbiamo ricevuto.

3 Ottobre 2013