Tutta colpa del gallo ruspante

Sono un impiegato dello Stato e, caro Josef, ti voglio raccontare una cosa che mi ha molto impressionato e per dirla tutta mi ha anche fatto scoprire cose della mia famiglia che ignoravo. Qualche giorno fa, dopo mesi che un mio conoscente mi prometteva un gallo ruspante finalmente una sera mi ha portato l’ambito pennuto che io, non lo nascondo, desideravo tanto, finalmente potevo gustare una carne come la mangiavano i nostri genitori, e non questo pollo che si compra al negozio, che non sa di niente. Devo anche dire che mi è costato una cifra, perché pare che fosse nutrito esclusivamente con il grano che usano per fare la pasta De Cecco e Voiello; il pennuto in questione , dotato di una foltissima piumaggine escluso il defecatoio, quella parte che molti chiamano il “boccone del re”, mi è stato portato vivo e la mattina, di buonora, mi sono attivato prima ad ucciderlo e poi a spennarlo. L’impresa si è rivelata più difficile del previsto in quanto l’animale giustamente prima di essere soppresso ha fatto una arringa degna di un bravo avvocato; piangendo mi ha confidato che non si sentiva pronto a morire per mano di un inesperto che, pensava, gli avrebbe fatto patire le pene dell’inferno.  Io ero determinato e quindi sordo alle sue implorazioni: gli ho tirato il collo diverse volte; sembrava ormai morto quando all’improvviso comincia a correre sporcando di sangue tutto l’appartamento. Alla fine, quando sono riuscito a prenderlo, con un coltello gli ho tagliato il collo e finalmente ho iniziato a spennarlo: dopo tre ore sono riuscito a portare a termine il “gallicidio” e a riempire di piume l’intero appartamento. Tutta la mia famiglia, composta da mia moglie Adele, mia figlia ventenne Monica e mio figlio diciottenne Andrea, eccitata al pensiero di gustare una simile bontà, aveva pelato una montagna di patate. Ma la sorpresa è giunta quando ho aperto l’addome: il gallo era incinto e all’interno teneva un pulcino quasi formato. Da questo e dalla mancanza di peli nel culo abbiamo dedotto che era un gallo gay oppure un ermafrodita, insomma non era un pollo come doveva essere, bensì un gallados con tutto l’apparato riproduttivo in ordine. Mia figlia schifata subito mi disse che mai e poi mai avrebbe mangiato un gay anche perchè l’uomo di cui si era innamorata apparteneva a quella nobile categoria, mio figlio con mia grande sorpresa mi confessa che è gay dichiarato dicendo che mai e poi mai avrebbe mangiato un collega; mia moglie, che sinceramente non so più cosa sia (infatti da diversi anni, cioè da quando è nato il secondo figlio, mi ha messo in disparte e non vuole avere più rapporti intimi con me) sta tutto il santo giorno con una amica e a volte ho l’impressione che si scambino effusioni. A questo punto scopro che la mia famiglia era tutto il contrario di quello che io pensavo e sebbene amareggiato decido che lo avrei cucinato e me lo sarei pappato da solo, gay o goy. Per prima cosa prendo le interiora e ci faccio un bel soffritto, quando mi accingo a mangiare mi accorgo che faceva schifo, sapeva di merda, era amarissimo, per cui ho buttato tutto. Il pollo invece è stato cucinato con le patate e devo confessare che era di una bontà unica. Permettimi una riflessione personale: come fanno le industrie a spennare i polli in brevissimo tempo ? Ti saluta Roberto, padre esemplare di una bellissima famiglia moderna.

Caro Roberto, per prima cosa auguri per la tua bellissima famiglia, anche se devo dire che tu sei un vero imbecille , in quanto anche i bambini sanno che dalle interiora va tolta la bile che é amarissima e l’intestino deve essere pulito dalla cacca, mentre il pollo si mette nell’acqua bollente e le piume vengono via facilmente. Quello che più mi sorprende e che è bastato un pollo ruspante per aprirti gli occhi e farti scoprire che della tua famiglia non sapevi niente, ma questo pare che non ti interessi più di tanto. Sicuramente tu sei un uomo di mondo, presumibilmente soddisfatto del lavoro, ma rassegnato a vivere la tua vita privata relegato in un angolo della casa: tutta la tua felicità sta nel mangiarsi un pollo diverso. Amico Roberto, ti sorprendi perché il pollo è gay e non immagini quante persone al mondo hanno gusti diversi in fatto di sesso; fra gli animali se ne contano milioni, poi fra il genere umano non se ne parli, tu non hai idea ma loro sono fra noi, molti ancora si vergognano e non c’è motivo, ma moltissimi invece lo mostrano e sono giustamente orgogliosi della loro situazione perchè se Dio li ha creati vuol dire che fanno parte del progetto di questo mondo variopinto e bellissimo. Pertanto caro amico, visto che tua moglie ormai non te la dà più, fai anche tu un pensierino e passa all’altra sponda così diventate una famiglia normale altrimenti rischi che tu resti l’unico gallo in una casa di pollastrelle, ti saluto con un bel chichirichitransì. Ciao amico, ti confesso che io per non sbagliare inseguo solo ed esclusivamente le gallinelle e ti posso garantire che con quelle non sbagli mai, perché… perché… perché te lo faccio indovinare a te!

4 Giugno 2013