Trionfo per il Mare Llengua: le lingue minoritarie al centro della scena europea
Il Festival di Alghero supera le aspettative con un pubblico entusiasta, grandi ospiti e la vittoria di Agathè Catel

È stato un successo andato oltre ogni previsione la prima edizione del Festival Mare Llengua, ospitata al Teatro Civico di Alghero nei giorni 17, 18 e 19 ottobre scorsi. La rassegna ha trasformato la città in un punto focale per la canzone d’autore d’Europa, celebrando le lingue minoritarie con un’alta qualità artistica e richiamando un vasto e caloroso pubblico. La tre giorni ha visto alternarsi artisti d’Europa, ospiti illustri, autori emergenti, e firme autorevoli del giornalismo e della critica musicale. L’organizzazione, curata dall’Associazione Culturale Cabirol con il sostegno del Comune di Alghero, della Fondazione Alghero, della Generalitat de Catalunya e della Fondazione di Sardegna, ha saputo selezionare il meglio del panorama cantautorale in lingua madre.
Il Festival si è aperto giovedì con una serata che ha visto esibirsi talenti come Claudia Crabuzza e Dilva Foddai, Giorgia Gungui, Andrea Andrillo e la Bumbe Orchestra. L’evento ha anche avviato una collaborazione con la Società Umanitaria Alghero, con la proiezione di due cortometraggi. La serata clou è stata quella di sabato, dedicata alle lingue minoritarie. Tanti gli applausi per l’ospite d’onore, Setak (Nicola Pomponi), vincitore della Targa Tenco 2024 per il miglior album in dialetto (“Assamanù”), che ha deliziato il pubblico. Setak ha ricevuto la targa dalle mani del presidente della Fondazione Alghero, Graziano Porcu.
Il momento centrale della rassegna è stata la proclamazione di Agathè Catel, la cantautrice di Montpellier, come vincitrice della prima edizione del Mare Llengua. Catel ha incantato la platea con il brano in catalano “Només”, accompagnata dalla chitarra di Antonio Fortunato, raccogliendo il maggior consenso della giuria. A premiarla è stato il Sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto. Oltre alla vincitrice, sabato sera si sono esibiti il duo corso-provenzale Liame (Liza L’Occitane e Lionel Giacomini), la catalana Rusò Sala, il valenciano Joan Aznar, e i sardi Silvia Pilia, Noemi Balloi, Elisa Carta, Federico Perantoni Marras.
La serata di domenica è stata dedicata alla canzone algherese e al Premio Pino Piras, assegnato al gruppo l’Arbre de Peix per la canzone És llumera o és alba. Il gruppo indie-rock algherese (composto da Andrea Donapai, Michelangelo Corbia, Ignazio Caruso, Sergio Intelisano e Angelo Salaris) ha raccolto il meritato successo. La domenica ha visto esibirsi anche Enrico Ceravola, Stefano Pinna, Gabriella Caria, Anna Maria Multineddu, Vittoria Lacana, arricchita dagli ospiti Eleonora Peana, Antonello Colledanchise, Davide Casu, Manuel Attanasio, Joan Aznar e Claudia Crabuzza. Un premio speciale è stato consegnato a Paola Mura per il suo impegno a favore della lingua algherese. Tutte le serate sono state presentate dalla giornalista Rachele Falchi.
C’è grande soddisfazione per il gradimento ottenuto dal Festival, testimoniato anche dall’attenzione della stampa specializzata che ha rilanciato a livello nazionale la qualità della manifestazione. Il successo dimostra che la scelta dell’Associazione Cabirol di allargare gli orizzonti partendo dalla lingua madre si è rivelata vincente.
Paolo Talanca, uno dei più autorevoli critici musicali italiani, ha commentato: “È stato un evento di rara delicatezza e di altissimo valore artistico. L’idea è quella di valorizzare la capacità intima, sensibile e autentica della canzone, come solo la lingua madre, la lingua delle viscere e del sentimento sa fare”.
Un ringraziamento sentito va a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questa prima edizione, in particolare a Claudia Crabuzza per il suo contributo fondamentale nell’organizzare una manifestazione così complessa. “Siamo agli inizi, il primo passo è stato pienamente soddisfacente. È solo l’inizio di un viaggio che continuerà. Insieme abbiamo dimostrato che le lingue minoritarie non sono un ricordo del passato, ma una ricchezza viva del presente e del futuro,” dichiara l’organizzazione.