Sla: La morte di un uomo, la vergogna di un governo

Si doveva arrivare a tanto, si doveva chiedere il sacrificio della vita, si deve morire per ottenere un diritto? Raffaele Pennacchio, un medico giovane e preparato di 55 anni, del direttivo del Comitato 16 novembre onlus, si è spento ieri sera a Roma in albergo dopo l’incontro con il governo. Aveva presidiato anche lui sotto il Ministero, non poteva mancare per far valere il diritto degli ammalati che hanno sulla testa la condanna della morte. E ieri ha dimostrato che se il destino era morire, sarebbe morto combattendo la cecità e la sordità del potere. Mariangela Lamanna, vicepresidente della Onlus, ha detto che è morto da eroe sul campo di battaglia. Era molto stanco, provato,nonostante tutto lui c’era, non si è risparmiato fino ad esalare l’ultimo respiro, davanti alle stanze d’ottone.

Continuava a dire” Fate presto, noi non abbiamo più tempo”. Dopo l’incontro era contento di essere riuscito a strappare la promessa di un impegno per l’aumento del fondo per la non autosufficienza e per l’assistenza domiciliare ai disabili gravi e gravissimi. Ha riso, ha scherzato, fiero del traguardo raggiunto, poi si è accasciato, sulla sedia, davanti a tutti e ha abbandonato questa vita. E’ una vicenda che passerà quasi inosservata, che tutti sentiranno e si dimenticheranno domani, deve invece merita di essere scritta nella storia. Perchè la dignità di un uomo condannato a morire prima del tempo, la forza che lo ha animato sapendo di non arrivare a domani, la vittoria della coscienza sopra l’incoscienza di una classe politica inadatta, deve essere urlata e ricordata in eterno.

Secondo quanto riferito dal Comitato, le richieste dei malati di Sla, che per due giorni sono rimasti a presidiare i banchetti davanti al ministero dell’Economia, sono state accolte per la parte che riguarda il fondo per la non autosufficienza 2013 e 2014. La quota destinata a coloro che sono effetti da patologie gravissime dovrà essere destinata alla domiciliarità e non alle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali).

Un nuovo incontro, che vedrà la partecipazione dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), la Conferenza Stato regioni e l’Inps, è fissato per il 5 novembre per discutere in particolar modo della distribuzione del fondo alle Regioni senza vincoli dovuti alla spending review, dell’aggiornamento dei Lea, i livelli minimi di assistenza, del nomenclatore tariffario e del riconoscimento dell’invalidità al 100% anche per le malattie neurodegenerative.

24 Ottobre 2013