Sempre a proposito di Bene Comune

L’aggettivo ‘comune’, fragile quanto un vetro, sta ad indicare una eredità della quale partecipiamo tutti, i più ricchi ed i meno ricchi, gli stolti e le persone più illuminate, le generazioni passate, presenti e future; l’immagine del vetro e della sua fragilità la applicai quando ho iniziato a identificare il ‘bene comune’ di noi Algheresi nella nostra Città, chiedendomi quanto fosse lecito e giustificabile risvegliare non soltanto in me stesso ma in tutta la Gente Algherese questo senso di appartenenza e di partecipazione ad una eredità che non è solo ideale o nominale, ma che ci coinvolge nelle pieghe più profonde dell’anima quando avvertiamo che quel vetro, che ci accomuna, sta per essere infranto, dando luogo ad un accaparramento immondo, non importa per opera di chi.  L’immagine del vetro e della sua intrinseca fragilità, mi è ritornata in mente ‘in uno di quei giorni’ di ‘marea gialla’, (ormai è questo il discrimine che segna il rapporto tra i frequentatori abituali della spiaggia a sud di Fertilia, e chi proviene da altri litorali sardi o da Ostia o Iesolo), nei quali ti senti diseredato e avverti che la tua sorte è condivisa da tutti coloro i quali hanno sempre pensato che quel tratto di mare, fermato tra dune cavalcate da ginepri e lentischi secolari, fosse la ‘spiaggia più bella del mondo’; non importa se lo fosse realmente: ma il fine-settimana era impostato su quella aspettativa e tanto bastava per cullare quel sogno e vivere due giorni adeguati realmente a quel sogno.

Poi, tutti sappiamo come è andata: l’individuazione di un depuratore in quel di San Marco, adatto a smaltire i reflui di quarantamila abitanti o su di lì, ma non quelli relativi ad una popolazione che nei mesi estivi subisce crescite abnormi; ha però il vantaggio di non emettere miasmi che appestano, in certi giorni, l’abitato intero di Alghero; allora si dà la stura alla ricerca di finanziamenti per il trasferimento dei reflui urbani della Città al suddetto depuratore attraverso il loro innalzamento sul crinale Nord di Monte Agnese, e poi, per caduta, vertiginosa, (provate ad immaginare lo stato del terreno intorno alla condotta nel caso la pressione produca rotture) verso San Marco, attraverso una delle campagne più ridenti e rinomate dell’intera Sardegna, ed il tutto, senza uno ‘straccio’ di quella operazione che viene richiesta per qualsiasi opera Pubblica che interessi il Territorio, anche quello più scalcinato, ossia una Verifica di Impatto Ambientale.

Raggiunto il depuratore di San Marco, ci si rende conto che la Verifica di Impatto Ambientale, avrebbe dovuto vagliare gli scarichi dei reflui, bonificati si, ma necessariamente destinati al Rio Filibertu che, guarda caso, defluisce verso il Calich, ed avrebbe dovuto vagliare a livello scientifico se le conseguenze di questa ulteriore immissione di acqua dolce avrebbe sconvolto l’equilibrio della Laguna, determinandone l’eutrofizzazione con quel che ne consegue per i nostri fine-settimana, e per la consapevolezza di essere stati defraudati della nostra parte di eredità. La domanda più immediata è questa: quanto è costata tutta l’operazione, e quanto invece sarebbe costato coprire e bonificare il depuratore del Mariotti? Ma quel vetro fragile che ricopre il ‘bene comune’, non viene infranto solo in quel caso o in quei casi paralleli, ed è qui che arrivo con il mio riferimento sistematico all’attualità: il Sindaco Stefano Lubrano, nel prendere nota dei dati relativi alle presenze in città nel mese di Agosto, le quali per inciso confermano la tendenza alla crescita dei mesi di Giugno e di Luglio, emesso dal Consorzio Turistico Riviera del Corallo che recitano un aumento percentuale di 9.23 punti rispetto allo stesso periodo del 2012, se ne impadronisce per lustrare la propria poltrona: A) non è vero che Alghero è abbandonata a se stessa, B) l’aumento degli arrivi e delle presenze conferma un aspetto più accettabile della Città, e l’Amministrazione è intervenuta efficacemente nelle particolari situazioni di crisi del comparto alberghiero,  C) le critiche del Consiglio Comunale sono fini a se stesse e tendono a dare una immagine della Città distorta e lontana dalla verità per porre in difficoltà il Sindaco e la sua maggioranza. Io, non so degli altri, ho votato questo Sindaco perché la costante della sua azione fosse la verità, perché questa innanzitutto mi dà il segno ed il senso del cambiamento. Io ti ho votato perché tu pensassi al futuro, al come avresti potuto affrontare le sfide che si pongono dinanzi alla Città.

A) Alghero, purtroppo, in questa estate che si appresta a finire, è abbandonata a se stessa, come lo era la scorsa estate e come lo è stata nei dieci anni precedenti; i motivi sono essenzialmente due e non vanno sicuramente addebitati a te : 1) un capitolato per la nettezza urbana assolutamente inefficiente ed inefficace, ed allora è un tuo compito preciso seguire da vicino il lavoro per il nuovo appalto e pretendere che Alghero abbia il meglio e soprattutto che il denaro che si spenderà abbia un senso ed un fine preciso; Lunedì 16 Settembre mi trovavo in una Città marinara del Nord; purtroppo il grado e l’indice di pulizia delle strade e dei cassonetti non è migliore del nostro: se ci si accontenta di una situazione di parità a paragone con altre realtà, noi stiamo infrangendo quel vetro che protegge il ‘bene comune’; dobbiamo aspirare ad una condizione che si avvicini il più possibile ai Paesi di montagna del nord tanto per esemplificare, altrimenti tu avrai fallito come gli altri; 2) sono stati spesi 7 milioni di euro a favore di interventi migliorativi del verde pubblico esistente: i risultati sono sotto gli occhi di tutti; poco più che una verniciata ad uso e consumo dei Cittadini che vengono considerati allocchi; nessuno ha mai chiesto una distinta dettagliata sulla spesa di sette milioni di euro, che sarebbero serviti invece per programmare una cura sistematica del verde pubblico ed una azione di pulizia ulteriore della Città viste le carenze fin troppo evidenti della Ditta incaricata; è un tuo compito preciso presentare alla Regione un piano destinato ad affiancare la Ditta che si aggiudicherà l’appalto per la Nettezza Urbana, affinché la Città, sin dal momento presente perché il futuro inizia adesso, si appresti a diventare più accogliente e più bella.

B) Fa parte ormai delle mie abitudini, osservare certi angoli della Città, e non necessariamente quelli della Vecchia, da una visualità non tarpata dalla abitudine: ed allora capisco perché una Città pur abbandonata a se stessa, eserciti tanto fascino e tanto incanto; ma il merito non è dell’Albergatore Caio, del Sindaco Sempronio, o del Ristoratore Tizio! Il merito è solo di un sito, nato molto probabilmente agli albori della storia dell’Uomo, che si è trovato incastonato in una natura che gli Abitanti hanno sempre rispettato, migliorandola e soprattutto non sentendosene Padroni ma Custodi, proprio come Curatori di quella eredità da tramandare attraverso i Secoli, che si sarebbe chiamata Alghero; tu come Sindaco sei chiamato a convincere i Cittadini della Fortuna che è spettata loro in sorte. L’altra verità, è da ricercarsi in due motivazioni più contingenti, e cioè la crisi nel Nord Africa, e la Politica dei prezzi praticata ed incentivata dal Consorzio Turistico Riviera del Corallo; se n’era parlato in Primavera e presumo che il progetto abbia avuto seguito, e se una analisi seria del prodotto dovesse confermare questa ipotesi, non sarebbe il caso che l’Assessorato allo Sviluppo Economico prendesse le redini in mano per approfondire ancora di più una Politica dei prezzi realmente competitiva e quindi redditizia?

C) Il Sindaco amministra, ed il Consiglio Comunale, a seconda degli scranni che occupa, giustamente critica o argomenta a favore; il problema di questo Consiglio sta proprio nel fatto che alcuni Consiglieri della opposizione giocano al tiro al bersaglio sul Sindaco lamentando sistematicamente problematiche mai risolte e addebitabili alla loro gestione Amministrativa, senza che alcuno dei Consiglieri della Maggioranza intervenga, non a difesa del Sindaco, ma della propria parte politica e della sua azione a sostegno della gestione amministrativa del proprio Sindaco; basterebbe pochissimo: da una analisi approfondita di dieci anni dell’ultimo Centro Destra, quante cose, ‘fatte male’, potrebbero emergere, per essere rimandate al mittente ad ogni seduta consiliare? Penso che non basterebbero i restanti tre anni e mezzo di legislatura. Alla prossima.

7 Ottobre 2013