Semplificazione amministrativa: coperto il territorio sardo

L’assessore dell’Industria, Antonello Liori, durante la presentazione della piattaforma regionale di semplificazione amministrativa Suap (Sportello Unico per le Attività Produttive) ha precisato che “Ancor più in tempo di crisi, ogni strumento utile ad agevolare le attività imprenditoriali assume notevole importanza. Con il recente inserimento dell’ultimo dei 377 comuni sardi, abbiamo finalmente realizzato la copertura dell’intero territorio regionale – ha aggiunto Liori – Il Suap è uno sportello virtuale che rappresenta l’unico interlocutore delle imprese per tutti gli atti necessari per lo svolgimento di qualsiasi attività produttiva o per la costruzione di impianti produttivi. Un’importante semplificazione per chi vuole fare impresa in Sardegna, che agevola il rapporto coi meccanismi dell’Amministrazione pubblica. Con questa piattaforma innovativa, la Regione ha realizzato per il cittadino/imprenditore un servizio concreto, riconosciuto da più parti come una buona prassi amministrativa, che fa della Sardegna una regione all’avanguardia in Italia, tra le prime a ridurre sensibilmente i tempi della burocrazia a favore delle imprese. Visti i positivi risultati ottenuti del Suap, insieme all’Assessorato dell’Urbanistica stiamo studiando un progetto sperimentale per replicare la medesima piattaforma nel settore dell’edilizia privata, così da realizzare uno Sportello unico a disposizione del cittadino”.

A completamento dell’informazione istituzionale riportiamo l’esperienza vissuta da un’attività imprenditoriale nella città di Alghero. Arrivato il tempo di adeguare il settore della cartellonistica al Piano Pubblicitario Comunale, che comunque parrebbe non del tutto operativo, il settore interessato con insolita solerzia ha imposto tale adeguamento all’azienda proprietaria degli impianti. In attesa che tale progetto venisse ripresentato, il suggerimento è stato quello di procedere ad oscurare tutte le pubblicità presenti nelle strutture in questione, onde evitare la rimozione coatta delle stesse. Nel giro di alcune giornate sono stati rimossi gli impianti e nel contempo l’impresa si è attivata per ripresentare un nuovo progetto redatto naturalmente da un tecnico. Il geometra incaricato dopo un mese e mezzo ha dichiarato forfait per le “numerose difficoltà incontrate nell’acquisire le informazioni necessarie sull’adeguamento”. Un secondo tecnico, a suo dire “geometra esperto” proprio nel settore del Piano Pubblicitario Comunale, una volta acquisite tutte le informazioni sul vecchio progetto autorizzato con regolare concessione, si è attivato per portare avanti la nuova richiesta.

Dopo tante assicurazioni sulla celerità del lavoro, il giovanotto, tecnico di facili promesse, ha iniziato una “campagna di snervante temporeggiamento” con penose giustificazioni relative agli appuntamenti mancati col personale dell’Ufficio Suap, finalizzate evidentemente a guadagnare tempo. Per ben 4 mesi è continuata la “caccia” al tecnico incaricato, impegnatissimo tra riunioni di lavoro e attività sindacali, sino a che l’impresa, persa la pazienza ha preteso di visionare la pratica cartacea, a detta del tecnico finalmente partorita, dopo oltre sei mesi di imprevisti e una caterva di balle. Così l’impresa è finalmente riuscita a modificare le numerose imprecisioni sui grafici da presentare senza alcun elemento innovativo a completamento delle indicazioni fornite dalla impresa richiedente. Nell’ultimo incontro il Geometra incaricato ha dichiarato la conclusione del progetto per la presentazione dei grafici e documenti allegati al Protocollo Generale, operazione di cui avrebbe comunicato il numero di protocollo assegnato.

Dopo ulteriori due mesi di silenzio assoluto, l’impresa si è decisa a prendere il toro per le corna e verificare la veridicità della professionalità del Geometra incaricato. Nessun documento indirizzato all’Ufficio Suap è mai stato presentato al Protocollato Generale. Ora qualche domanda sorge spontanea: siamo certi che il giovane tecnico non possa essere sanzionato dall’Ordine professionale per aver ostacolato la finalità per la quale è stato creato l’Ufficio Suap, ovverossia una vera importante semplificazione per chi vuole fare impresa in Sardegna che agevola il rapporto coi meccanismi dell’Amministrazione pubblica ? Persa l’opportunità di continuare a fare impresa per i mille ostacoli oltre a quelli burocratici, non va dimenticato che strutture similari a quelli dismesse coattivamente continuano ad esistere, con le pubblicità oscurate da oltre tre anni. Ogni tanto si ripresenta qualche accenno di giro di vite, ma la realtà evidenzia la tendenza a chiudere un occhio come da sempre accade per le pubblicità che molti allestiscono su cavalletti volanti agli angoli delle vie.

26 Luglio 2013