Sassari, due milioni per il contributo comunale integrativo per gli affitti

Il nuovo bando di concorso per l'assegnazione sarà pubblicato martedì 10 novembre.

Il contributo per l’affitto potrà avere un valore annuo non superiore a 3.096 e, una volta assegnato, sarà erogato in 12 mensilità equamente suddivise. È quanto prevede il nuovo bando per l’assegnazione del contributo comunale integrativo per il pagamento dei canoni di locazione. L’avviso sarà pubblicato lunedì 16 novembre e gli interessati avranno trenta giorni di tempo per presentare la domanda. Presenti alcune novità: nuovo Isee, accordo con le organizzazioni sindacali e modulo della domanda semplificato.

Il nuovo bando è stato presentato questa mattina nei locali dell’assessorato alle Politiche per la casa, alla presenza dell’assessore Ottavio Sanna, del dirigente del settore Pier Felice Stangoni e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali degli inquilini Marco Foddai per la Uniat, Salvatore Cuguttu della Sicet e Franco Lupinu della Sunia. Sono circa 750 i nuclei familiari che a Sassari presentano ogni anno la domanda per il contributo comunale integrativo. L’amministrazione comunale, per far fronte alle richieste dei cittadini, ha stanziato circa 1,2 milioni di euro che si aggiungono alla quota stabilita dalla Regione, che ammonta a 816 mila euro.

Una delle conseguenze più drammatiche legate alla crisi economica riguarda la possibilità per i cittadini di disporre di una casa per la propria famiglia. Per le classi sociali meno abbienti, attualmente, acquistare o prenderne in affitto un alloggio diventa sempre più difficile e, in conseguenza di ciò negli ultimi anni, a Sassari sono raddoppiate sia le richieste di alloggi popolari che le richieste di contributi per agevolare il pagamento dell’affitto.

Per affrontare questa emergenza, nonostante le minori entrate sia statali che regionali, l’amministrazione comunale si è impegnata a rafforzare le attività che favoriscano, per i soggetti e le famiglie economicamente o socialmente più deboli, il diritto ad avere una casa in cui vivere. L’amministrazione ha così puntato a snellire i procedimenti per accedere alle risorse disponibili affinché questi rispondessero a determinati requisiti: assegnazione delle risorse a seguito di verifica dell’effettivo stato di bisogno; semplicità nella presentazione delle istanze; trasparenza del procedimento di distribuzione delle risorse.

Sono stati, pertanto, aumentati i controlli sui redditi dichiarati, è stata ridotta al minimo e semplificata la documentazione richiesta ai cittadini quindi sono state pubblicate on-line tutte le graduatorie dei beneficiari delle agevolazioni.

Quest’anno per partecipare al bando di concorso, tra i requisiti, l’amministrazione comunale ha stabilito che sarà necessario avere la certificazione dalla quale risulti il valore Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) e il valore Ise (Indicatore della situazione economica). Inoltre, il valore Isee del nucleo familiare dovrà essere uguale o inferiore all’importo corrispondente a due pensioni minime Inps (pari a 13.062,14 euro). Quindi ancora dovrà risultare che l’incidenza del canone al netto degli oneri accessori sul valore Isee non sia inferiore al 14 per cento.

Da quest’anno, con l’applicazione della nuova disciplina in materia di Isee, tutte le certificazioni con data anteriore al 1° gennaio 2015 non hanno più validità. Ecco allora che gli interessati, oltre alle altre documentazioni richieste nel bando, dovranno presentare l’attestazione Ise-Isee rilasciata da un Centro autorizzato di assistenza fiscale (Caaf) sulla base della dichiarazione sostitutiva unica sottoscritta, riportante un valore Ise e un valore Isee del nucleo familiare, calcolati così come prevede la nuova normativa (Dpcm 159/2013).

I moduli, sui quali dovrà essere compilata la domanda di partecipazione al bando, potranno essere scaricati dal sito internet del Comune di Sassari. Saranno disponibili anche negli uffici Problemi della casa in via Coppino n. 18, all’Urp in corso Angioy n. 15 e alle organizzazioni sindacali degli inquilini.

La domanda di partecipazione dovrà essere presentata entro la scadenza prevista o spedita tramite raccomandata con avviso di ricevimento, oppure consegnata a mano in busta chiusa nei giorni di apertura del Servizio Problemi della casa, al primo piano di via Michele Coppino n. 18 (Corte Santa Maria). Al momento della consegna dovrà essere presentata anche una fotocopia fronte/retro di un documento di identità in corso di validità di colui che richiede il contributo.

Le domande potranno essere presentate anche tramite le organizzazioni sindacali degli inquilini (Sicet, Sunia, Uniat).

In materia di verifica delle domande, gli uffici effettueranno un controllo a campione sul 10 per cento delle domande pervenute durante la procedura concorsuale. La scelta delle domande da sottoporre a controllo sarà effettuata mediante i numeri di protocollo corrispondenti alle pratiche, nella misura di una pratica ogni dieci presentate, partendo dalla prima domanda pervenuta al Protocollo. Il Comune potrà avvalersi della facoltà di trasmettere la graduatoria al Comando provinciale della Guardia di Finanza, al fine di effettuare tutti i controlli finanziari e patrimoniali degli utenti richiedenti il contributo.

L’amministrazione comunale agirà per il recupero delle somme indebitamente percepite.

Per la formazione della graduatoria di assegnazione è stato stabilito un criterio di punteggio che attribuisce una serie di punti, da 0,50 a 50, a seconda che si posseggano determinati requisiti. Nei casi di parità di punteggio avrà la precedenza in graduatoria chi presenta il valore Ise più basso. Nel caso persista ulteriore parità di punteggio la posizione in graduatoria sarà determinata, seguendo nell’ordine, ad esaurimento, i criteri del nucleo familiare con più bassa somma dei redditi dei componenti, come indicata nell’attestazione Isee; del nucleo avente il maggior numero di componenti minori; del nucleo con presenza di disabili al 100 per cento; del nucleo in cui sia presente una persona ultrasettantenne e dell’anzianità della domanda, desunta dal timbro apposto sulla stessa dal Protocollo generale dell’ente.

La collocazione in graduatoria non conferisce il diritto automatico all’erogazione del contributo. Qualora i fondi a disposizione non dovessero soddisfare le domande inserite nelle ultime posizioni utili della graduatoria e in presenza di aventi diritto con parità di punteggio, si procederà all’assegnazione del contributo residuo mediante sorteggio tra gli ultimi con punteggio più basso tra gli aventi diritto.

Redazione, 9 Novembre 2015