“Salva la specie”, interessante inziativa a Mugoni

Venerdi prossimo, in occasione della seconda giornata dell'iniziativa denominata "Mugoni: una bella spiaggia e un grande scrigno di biodiversità da salvare", gli operatori del centro di educazione ambientale del Parco, insieme alle classi 4B del Liceo Artistico e 4 B Liceo Scientifico che hanno partecipato ad uno specifico progetto educativo, metteranno a dimora un centinaio di piantine di Anchusa sardoa in diverse aree individuate sul litorale di Mugoni.

Una piccola piantina erbacea perenne dai deliziosi fiorellini lilla e le foglie pelose che compare in questo periodo per poi sfiorire e seccarsi nel periodo tardo estivo, vive e domina la lunga spiaggia di Mugoni nella baia di Porto Conte, ma il suo areale è tristemente in riduzione. Il rischio di estinzione è dietro l’angolo e per il Parco di Porto Conte sarebbe una perdita di biodiversità importante tenuto conto che l’Anchusa sardoa, questo il suo nome scientifico, vive unicamente al mondo soltanto a Mugoni. Per tentare di rafforzare la sua popolazione il Parco di Porto Conte in stretta collaborazione con l’Università di Sassari, Dipartimento di Scienze della Natura, e l’Ente Foreste della Sardegna ha avviato procedure di recupero dei semi e allevamento nel vicino vivaio del cantiere forestale di Prigionette.

Venerdì prossimo quindi in occasione della seconda giornata dell’iniziativa denominata “Mugoni: una bella spiaggia e un grande scrigno di biodiversità da salvare! Riflessione sulle buone pratiche di fruizione e opportunità di gestione e valorizzazione”, al mattino gli operatori del centro di educazione ambientale del Parco, insieme alle classi 4B del Liceo Artistico e 4 B Liceo Scientifico che hanno partecipato ad uno specifico progetto educativo (Insieme per la biodiversità: diamo una mano di verde a Mugoni) metteranno a dimora un centinaio di piantine di Anchusa sardoa in diverse aree individuate sul litorale di Mugoni.

Azione che si svolgerà anche con la partecipazione anche degli operatori turistici e il fondamentale coordinamento e supervisione dei ricercatori dell’Università di Sassari. “Non possiamo assolutamente rischiare di far scomparire questa piccola piantina – spiega il presidente del Parco di Porto Conte Antonio Farris – sarebbe infatti una perdita di biodiversità non solo per la nostra area protetta, ma l’intero patrimonio floristico nazionale ed internazionale. La totalità della popolazione dell’Anchusa sardoa infatti, vive solo a Mugoni in un areale purtroppo in evidente regressione e sul quale stiamo lavorando per costruire un progetto di recupero del complesso sistema umido retrostante e del cordone litorale. Non è facile in quanto sono presenti carichi antropici importanti, ma vogliamo comunque provarci. La piantina dopotutto può essere eretta a simbolo di uno dei caratteristici habitat dunali anch’essi in regressione. Occorre dunque una azione forte e coordinata delle istituzioni ma anche degli operatori che vivono la spiaggia: se scompaiono le piante, scompaiono le dune che sono poi il serbatoio naturale della spiaggia.”

La giornata di venerdì non si esaurirà comunque con l’azione mattutina con le scuole, ma è previsto un momento di approfondimento al pomeriggio dalle 16 presso la sala conferenze di Casa Gioiosa sede del Parco a Tramariglio dove si terrà un seminario divulgativo e informativo sulle valenza naturalistiche di Mugoni e sulle prospettive di valorizzazione della principale spiaggia del baia di Porto Conte. L’appuntamento è aperto a tutti, ma principalmente a chi opera o usufruisce della spiaggia e che ha piacere di conoscere inedite informazioni sul valore naturale del luogo e sul potenziale da sviluppare sotto il profilo socio economico.

Redazione, 8 Aprile 2015