Quella bestia del mio ex marito

Bastardo, animale, gran pezzo di stronzo, miserabile e vigliacco, questo caro Josef altri non è che la presentazione della bestia che ho avuto la sfortuna di sposare e sopportare per ben 10 anni, con cui ho messo al mondo tre angeli, prima di mandarlo a quel paese e divorziare. Mi chiamo Angelica e sono una Ciutadese d.o.c. Ti scrivo per raccontarti una storia molto triste che purtroppo è successa a me, e che auguro non capiti a nessuno. Circa 40 anni fa ero una bella ragazza di 23 anni, innamorata, corrisposta da un bravo muratore, ma mi ronzava intorno anche un neo laureato di medicina vicino di casa di origini padane, che, appoggiato da mia madre mi voleva sposare. Lei (mia madre buonanima) mi diceva, sposati Costanzo, è un dottore ti farà signora e avrai una vita agiata, mentre lui (il muratore) ti farà fare la fame. Mia madre era vedova è con sacrificio ci aveva tirato su, me e mia sorella minore facendoci addirittura diplomare e ci aiutò a trovare un buon impiego. Io per amore della mamma decisi di accontentarla sposando Costanzo anche se non lo amavo. Già dai primi mesi mi resi conto che mio marito era una persona senza cuore, la sua vita era il lavoro e leggere libri e giornaletti di avventure; volevo lasciarlo ma ormai ero incinta del primo figlio e decisi anche per non dare un dispiacere a mamma di continuare a fare finta che fossi felice. La bestia (Costanzo) guadagnava soldi a palate, era specialista in psichiatria infantile, e le sue visite gli fruttavamo milioni al mese ma a noi ci faceva vivere non dico nell’indigenza ma quasi; io usavo tutto il mio stipendio per la casa e lui di volta in volta mi dava poche migliaia di lire. Tutti i suoi soldi li dava alla madre che comprava per lui case e terreni. Non si occupava dei figli, anzi quasi li ignorava, mai una carezza, un incoraggiamento per le loro attività,non li accompagnava mai in piscina o palestra, nè a danza o calcio, lui viveva solo per il lavoro, i suoi giornaletti di tex, zagor diabolik etc. e la sua mamma. Alla sua morte pensai che lui cambiasse, invece niente; dopo un anno decisi di lasciarlo. Mia madre diceva che sarebbe morta dalla vergogna, cosa che avvenne subito dopo. Dopo il divorzio Costanzo si trasferì al suo paese, io con sacrifici sono riuscita a far studiare e sistemare i figli, senza impegnarmi sentimentalmente, appagata dell’amore dei figli; il solo uomo che avevo amato e forse ancora amo mi dicono sia felicemente sposato e pare sia diventato un ricco impresario edile. Ti scrivo per sfogarmi tanto nessuno saprà mai chi sono. In 30 anni di separazione la bestia ha visto i figli solo una decina di volte. Ora ci ha inviato una lettera, dicendo che è un uomo solo vecchio e malato, e che si pente di come si è comportato e siccome è ricchissimo dice che tutti noi, se lo accogliamo in casa, potremo godere del suo denaro. Secondo te Josef una persona di questo tipo è giusta di testa? Come fa a chiedere una cosa del genere ai figli che non ricordano un momento sereno con lui ? Gentilmente gli ho risposto: Sappi, bestia, che il giorno che crepi (e non è lontano visti i malanni che hai) sarà il giorno più bello della mia vita dopo la nascita dei miei adorati figli. Magari non voglia, tutti i tuoi maledetti soldi li devi lasciare ai tuoi figli compresa la tua collezione di giornaletti che i tuoi figli bruceranno con gioia. Che Dio ti perdoni. Non dico altro. Solo grazie in anticipo se vorrai pubblicare questa lettera, saluti da Angelica.

Cara Angelica, questa storia è talmente incredibile che potrebbe anche essere vera, se così non fosse dimostra che possiedi molta fantasia. Io non mi riconosco nella società degli ultimi anni; niente mi sorprende più, non mi piace il modo spasmodico di cercare la felicità, vera o presunta nel potere, nella ricchezza, e in tutti i vizi che vissuti male danneggiano (parlo di fumo, droghe, alcool sesso e così via). La tua storia è strana in quanto una persona che non sia malata di mente non può comportarsi come la bestia padre dei tuoi figli; non riesco ad immaginare un genitore che non ami le creature che ha generato; capisco che ci sono diversi modi di voler bene ai figli, c’è chi lo manifesta apertamente e chi meno, però sempre amandoli. Questo tuo personaggio invece pensa solo al lavoro, accumulare soldi, alla sua mammina e agli eroi dei fumetti: questo è il comportamento di un uomo malato di infantilismo, succube della mamma e che vive in un mondo tutto suo. Secondo me tu hai delle responsabilità perché avresti dovuto farlo curare da qualche suo collega, ma capisco anche che non sarebbe stato facile; mi dicono che molti di questi che hanno a che fare con i malati di mente (pare siano in aumento soprattutto gli esauriti e depressi) alla fine si uniformano psicologicamente, e questo vale per dottori, infermieri e personale di igiene mentale. Ora che abbiamo diagnosticato che la bestia è malata di cabeza o machini, cara amica ti consiglio di fargli fare dai tuoi figli un ricovero coatto prima che si spenda i milioni di euro in giornaletti per bambini (un peccato bruciarli) oppure si compri la casa dei puffi o dei sette nani. Riflettiamo: se questo personaggio è fuori di testa, si spiegano, nel trentennio che ha esercitato in Padania, tante cose sui comportamenti di bambini pazzerelli in zona Ponte di Legno; eccone i risvolti: gente che butta bandiere nel cesso, che vuole l’indipendenza, che saluta con il dito medio alzato, che pensa che a Roma si rubi, gente che vuole cambiare l’inno Nazionale, gente sempre al verde ma convinta di sostentare il resto dello stivale. Mi viene da ricordare che a vent’anni, per essere caduto dal cavallo a dondolo, mia madre per precauzione, anche se non avevo niente, mi portò da uno psichiatra infantile: sicuramente era lui, la bestia: ricordo che durante la visita abbiamo giocato a Tex contro Black Macigno. Dopo quella visita sono peggiorato: ora un machini più prorompente alberga in me. Sono determinato a costituirmi parte civile e chiederò come indennizzo almeno qualche giornaletto, non tutti, ma almeno le raccolte di capitan Miki, Black e Zagor che sono stati e restano i miei eroi. W lu machini,W la Padania e la Sardegna libera e indipendente.

11 Luglio 2013