“Quel pontile a Calabona”

L'opinione di Vittorio Guillot

Qualche giorno fa è sorta in città una discussione per alcuni lavori di sistemazione di un terreno in località Calabona. E’ una delle tante discussioni che da noi si accendono ogniqualvolta qualcuno fa qualcosa di nuovo. Non entro nel merito di quei lavori perché non ho motivo di pensare che non si siano effettuati nel rispetto di norme e regole. E’ anche possibile che con quei lavori la città tragga vantaggio se quel terreno verrà reso più piacevole ed accogliente. Sono, però, contrario alla installazione di un pontile per imbarcazioni da diporto nel mare prospiciente . Ciò non tanto, e non solo, perché verrebbe tolto un tratto di mare alla balneazione ed al pubblico uso e perché un pontile è quasi sempre causa di potenziale inquinamento, per quanto modesto, ma perché la sistemazione di un pontile in quella zona non mi pare di pubblico interesse.

Infatti Alghero ha già un suo porto bello e grande, situato certamente non lontano da Calabona e facilmente raggiungibile. Basta rendere quel porto più funzionale per ospitare un maggior numero di imbarcazioni. Per ciò sarebbe sufficiente, ad esempio ,utilizzare appropriatamente la banchina realizzata oltre 20 anni fa a ridosso del molo di sopraflutto con la spesa di moltissimi quattrini della Regione Sarda e mai ed inspiegabilmente messa a profitto . Ci sarebbe anche da fare un bel discorso sulla istituzione di una società che coinvolgesse sia il Comune che tutti gli operatori portuali in modo che, pur mantenendo le specifiche autonomie e la concorrenza tra loro, si ottenesse una gestione unitaria del porto e degli indispensabili servizi generali. Ciò renderebbero il nostro scalo molto migliore e sicuro ed Alghero, se funzionasse a dovere una simile società, potrebbe avere il miglior porto turistico del Mediterraneo .  Col rischio che, se non si gestirà il porto in modo ottimale, possa arrivare qualche forestiero o, magari una multinazionale col portafoglio ben pieno ed un bel progetto di sviluppo , che, Bolkenstein o non Bolkenstein, faccia fuori tutti i concessionari nostrani e lasci agli algheresi solo la prerogativa di strillare contro il neo colonialismo .

A proposito, mi chiedo, che fine ha fatto il Piano Regolatore Portuale che, oltre 15 anni fa , fu predisposto dagli ingegneri Ritossa e Ruiu? Fatti questi accenni , lascio da parte questo discorso anche se chiedo a voi che leggete se ritenete opportuno che le pubbliche autorità si diano una mossa almeno per ottenere la funzionalità di quella banchina . Preciso che in generale sono favorevole al rilascio di concessioni di tratti di demanio marittimo, comprese quelle per la installazione di pontili,per alberghi e per stabilimenti balneari , se esse sono utili per rendere dei servizi ai cittadini ed ai turisti. L’economia cittadina ha certamente bisogno anche di queste iniziative, che creano non pochi posti di lavoro . E’ , invece, ben diversa e , anzi, da bocciare, la sottrazione di spazi pubblici, anche marittimi,per usi esclusivi di pochi e privilegiati privati senza che ci sia un ritorno per la pubblica utilità. 

Personalmente considero oltre che inutile per il pubblico interesse anche sbagliatissima la ventilata realizzazione di un pontile nella zona del Trò. Infatti il traffico di imbarcazioni renderebbe pericolosissima la balneazione in quella baia tanto ristretta e frequentatissima soprattutto nel periodo estivo. Mi pare ovvio , a questo punto, che si dovrebbe redarre ed attuare un appropriato Piano di utilizzazione delle nostre coste che preveda come e dove svolgere le diverse attività. Purtroppo, per quanto sembri incredibile per una cittadina che vuole essere turistica, nessun amministratore , fino ad oggi, si è preso la briga di predisporre quel piano, peraltro tecnicamente molto facile da formulare. Perché ? Io, che sono tonto, non so darmi una risposta.Voi, lettori molto più intelligenti e ben informati di me sapete chiarirmi questo mistero?

Vittorio Guillot, 28 Marzo 2024