“Ho avuto paura per i miei bambini”. Il racconto di una mamma di Carbonia

Mariangela, da Carbonia: la storia di una mamma preoccupata solo di raggiungere i suoi bambini. Strade trasformate in torrenti fuori controllo, macchine come barche sulle onde, la paura di non tornare a casa.

Il primo pensiero, i bambini a scuola. Una mamma di Carbonia, Mariangela, ha voluto raccontarci e testimoniare la grande paura e apprensione che dalle prime ore dell’alba si respirava nella zona di Carbonia. Strade allagate, l’asfalto era diventato un torrente esagitato, le macchine tutte con le 4 frecce e abbaglianti per segnalare la presenza, tutto quasi surreale. In pochi minuti era tutto allagato, quasi non si governavano le vetture sul manto stradale. “Io mi trovavo vicino al centro commerciale alle 12:30 ha iniziato a piovere a dirotto: l’ acqua arrivava a scrosci anche sotto il tetto del distributore. Ho atteso diverso tempo prima di uscire dalla macchina e rifornire..continuava piovere ancora tantissimo e ad un certo punto ho acceso le luci fendinebbia perché nn si vedeva niente, non vedevo nemmeno la strada. Il tergicristallo all’impazzata per cercare di vedere qualcosa oltre il muro di pioggia.. tutto un fiume d’acqua alla fine la via costituente, ho parcheggiato sopra il marciapiede aspettando e sperando che smettesse.” Sono parole dettate dalla paura quelle di Mariangela, dal non sapere cosa poteva succedere, dall’ansia di non raggiungere i bambini. E come lei chissà quante altre persone hanno dovuto sfidare l’ira dell’alluvione che si è abbattuta sull’isola, che ha rovinato la vita a tante famiglie, portando via i loro cari, inghiottendo vite umane, senza risparmiare i bambini.” Tutti eravamo presi dal panico anche per strada, l’alluvione ci ha travolti, non eravamo pronti. Ad un certo punto sono entrata in panico perchè non prendevano nemmeno i telefoni, sono stati attimi di confusione, di disperazione gnerale, io sono fortunata, famiglie di amici hanno perso tutto, questa tragedia ha dato il colpo di grazia al nostro territorio “. Oggi i sardi sono uniti davvero in un unico abbraccio, sono tutti pronti a muoversi per aiutare chi è stato colpito dalla disgrazia. Oggi per la nostra terra, è un giorno di lutto.

Alessandra Mura, 19 Novembre 2013