Peste suina africana: 7 mln di euro alle aziende danneggiate

Via libera della Giunta regionale, con due delibere proposte dall’assessore dell’Agricoltura Oscar Cherchi, a oltre 7 milioni di euro per aiuti economici alle aziende suinicole della Sardegna danneggiate dalla peste suina africana nel biennio 2011-2012 e per la realizzazione di strutture di allevamento in linea con le norme sanitarie. Si tratta di due provvedimenti che si inquadrano nelle politiche di rilancio del comparto suinicolo sardo e di lotta alla peste suina, che la Giunta sta portando avanti a favore del settore e peraltro contenute anche nel recente protocollo di intesa firmato con le organizzazioni agricole alcuni mesi fa.

E proprio la scorsa settimana, il presidente della Regione Ugo Cappellacci e gli assessori della Sanità Simona De Francisci e dell’Agricoltura Oscar Cherchi avevano ricevuto, assieme a tutti i soggetti della filiera, la Commissione Ue e ministero della Salute per fare il punto sull’emergenza Psa nell’Isola con l’obiettivo di una collaborazione ancora più stretta e di accelerare sul fronte dell’eradicazione della malattia.

La delibera per i maggiori oneri di alimentazione dei suini va incontro alle necessità delle aziende che ricadono nelle zone di protezione e sorveglianza della peste suina africana che, pur non avendo riscontrato casi di infezione nei loro allevamenti, hanno dovuto sostenere un aumento dei costi e una diminuzione del reddito conseguente al deprezzamento dei capi a causa delle restrizioni sulla movimentazione degli animali: “Era necessario intervenire in aiuto di quelle imprese – dice l’assessore Cherchi – che a causa della presenza della peste hanno subìto delle perdite solo per il fatto di avere la loro attività nelle vicinanze dei focolai. Per le aziende colpite direttamente dall’infezione – precisa l’esponente della Giunta – è prevista un’indennità di abbattimento e smaltimento, mentre quelle ricadenti all’interno delle zone di sorveglianza devono affrontare da sole gli oneri derivanti dalle restrizioni imposte. La delibera odierna colma quindi una lacuna importante. Si tratta di un provvedimento una-tantum per arrivare gradualmente a sostituire gli interventi compensativi con gli aiuti per la stipula di assicurazioni agricole agevolate”.

Secondo la Giunta infatti, i rischi derivanti dalla diffusione della PSA in Sardegna, dovrebbero essere ammissibili all’assicurazione agevolata, non solo per i danni derivanti dall’abbattimento dei capi infetti come avviene oggi, ma anche per la diminuzione di reddito causata dalla mancata movimentazione, che determina un sovraffollamento degli allevamenti con aumento dei costi, derivato dal maggior consumo di alimenti e dalla diminuzione del valore degli animali. Per quanto riguarda gli interventi di adeguamento alle normative sanitarie vigenti, la Giunta innalza da 60mila a 100mila euro la spesa massima ammissibile per azienda.

18 Settembre 2012