Patto di stabilità, Lai: “La destra strilla contro il patto perché loro non ci sono riusciti”

Il senatore del PD Silvio Lai replica alle dichiarazioni di alcuni esponenti del centrodestra sul nuovo Patto di stabilità

“Ex presidenti, ex assessori e capigruppo vari del centrodestra strillano per coprire i danni fatti da loro, ma i cittadini come le parti sociali sanno benissimo lo stato delle finanze pubbliche e il loto utilizzo sino al 2013.” Lo afferma il senatore del PD Silvio Lai commentando le dichiarazioni di alcuni esponenti del centrodestra sul nuovo patto di stabilità. “Era difficile che nel 2014 si potesse ottenere di più e, considerato che si doveva pagare la forzatura di 500 milioni dello scorso anno, si è ottenuto un risultato importante, condizionato solo dall’abuso fatto lo scorso anno dalla Giunta Cappellacci.

“La Giunta – aggiunge Lai – può riferire in consiglio a testa alta e la maggioranza ha argomentazioni ampie e articolate per raccontare il disastro di 5 anni e inchiodare chi ha governato nella scorsa legislatura alle proprie responsabilità. Innanzitutto io spazio disponibile per il patto del 2014 è analogo a quello utilizzato lo scorso anno, per cui potranno essere coperte la maggioranza delle spese fatte nel 2013 salvo l’ulteriore disavanzo in sanità che danneggerà la spesa disponibile nell’anno. In realtà l’accordo prevede che si recuperi lo sforamento di mezzo miliardo dello scorso anno, quindi rispetto ai 1200 milioni siamo a quasi 900 milioni, di cui la maggior parte a coprire il disavanzo del patto usato nel 2013”.

“Nel 2015 vanno ancora scritte le regole del pareggio di bilancio che comportano maggiore responsabilità da parte della Regione nella qualità e velocità della spesa quanto nella verifica delle entrate. Non si potrà infatti spendere in ritardo e non ci possiamo permettere di spendere male, e in quel caso le entrate non saranno un problema, anche perché si può lavorare per ripartire con le norme dell’articolo 9 dello statuto convintamente. Ma la vera scommessa è riorganizzare rapidamente la macchina regionale e quella degli enti locali e spendere meno dove si è abusato, come nella sanità dove occorre girare pagina rapidamente sulle responsabilità evidenti e ragionare sul riordino del sistema territoriale nell’insieme delle responsabilità e dei servizi ai cittadini. Ma occorre, quando partirà il nuovo sistema, che tutte le leve dello sviluppo, come le funzioni di sostegno al sistema delle imprese, sia con gli strumenti finanziari che nella ricerca, siano pienamente nella disponibilità delle linee strategiche della Giunta Regionale” – ha concluso Lai.

23 Luglio 2014