Pasquale Marras: da Alghero la Poesia che rapisce l’anima

I suoi versi riecheggiano tra le nuvole ma noi possiamo apprezzarne la straordinaria forza espressiva. Pasquale Marras incanta il popolo di youtube con le sue video-poesie. Regala emozioni in versi, ed è già seguitissimo

“In quella strada che fu di polvere e pietre, quante delle mie orme, quante delle mie ombre nelle memorie sepolte, della mia cara gente…” Inizia così una delle poesie più care all’autore, che non solo ha rapito i suoi lettori, ma ha vinto una menzione d’onore al concorso letterario nazionale organizzato a Quartu Sant’Elena due anni fa. Pasquale Marras, algherese, amante dell’arte poetica, ha fatto dei suoi versi, messaggi tangibili di emozioni, versi in melodia, ritmati da musiche che ne esaltano le forme, accentuano il coinvolgimento e trasportano, traghettano le memorie di chi legge, ascolta, osserva. E’ la video-poesia, un nuovo mezzo di comunicazione artistica sul web, dove Pasquale ha trovato la sua espressione più profonda, accentuata da una continua ricerca delle emozioni.

Avvicinarsi alla poesia lo si fa per caso, a volte, come è capitato a lui. Prima è libera interpretazione dell’istinto, poi diventa qualcosa di più, che vuole esplodere, comunicare, regalare emozioni. E con l’amico Raffaele Sari Bozzolo è riuscito a trovare forma per la sua poetica, così sciolta e libera da trappole letterarie, ma che col tempo ha trovato anche metrica e musicalità, senza mai tralasciare quella forza espressiva che si traduce in ricordi, sogni, raffiche di vento e percorsi da fare. Con il fratello Antonio, scomparso prematuramente, ha dato vita alla video poesia; è stato Antonio infatti, a guidarlo nella realizzazione grafica, nella traduzione delle parole in immagini, in un connubio perfetto, esaltandone la potenza comunicativa, che tra fratelli, è viscerale. Pasquale ha incantato il popolo di facebook, ha incollato gli appassionati della vido poesia su youtube.

C’è tanto del ‘900 letterario ma è solo l’impronta, il suo piede calca un’ ispirazione personale al di là del tempo. Gli studi arricchiscono; da Ungaretti a Montale, anche Caproni tra i suoi preferiti, ma quando è l’istinto a guidare la penna, niente di ciò che leggiamo, sfugge all’anima.   “…   alle nuvole in volo voleva solo sussurrare”. Finisce così “Lontane ombre”, e noi ci chiediamo..chissà cosa voleva sussurrare , bramando orizzonti mai visti, solo le nuvole ora conoscono il suo canto. Questo il link dove potete leggere, ascoltare e apprezzare per intero “Lontane ombre”:   http://www.youtube.com/watch?v=AYXeNWpqUpo

Alessandra Mura, 12 Novembre 2013