“Nuovo Sindaco, nuovo consiglio comunale, vecchi problemi”

L'opinione di Vittorio Guillot

Ormai, terminata la stagione balneare, si avvicina la ricorrenza del due novembre e ci si organizza per le cerimonie in onore dei cari defunti. Così si fa il solito maquillage che riguarda l’immagine del Cimitero cittadino, dove, purtroppo, restano però inalterati i problemi di sempre. Mi riferisco, in particolare, a quelli legati alle orribili condizioni della ‘nuova’ ala costruita ormai da diversi anni. In quella struttura, infatti, sono evidentissime troppe e pericolose infiltrazioni di acqua, forse piovana, che ne danneggiano e rendono indecente la muratura fino al punto di causare la caduta di intonaci e plafoniere. Come cittadino che ritiene che la civiltà di un popolo è manifestata anche dal modo in cui si onora chi ci ha preceduto, vorrei tanto che il Comune si impegnasse per dare una presentabile sistemazione a quella disastrata costruzione e promuovesse le azioni tese ad avere i dovuti risarcimenti da chi ha progettato, costruito, collaudato e pagato, ma con i nostri soldi, una simile schifezza.   A proposito di schifezze, fa certamente piacere che la nuova amministrazione comunale si stia interessando per por fine a quella vergogna cittadina che è costituita dalle incivili condizioni del parcheggio sottostante la Piazza Dei Mercati.  Sembra, infatti che, dopo un lungo decennio di assoluta incuria, quel problema sia stato finalmente affrontato. Ora occorre che dalle buone intenzioni si passi ai fatti e venga affidata al più presto la gestione della struttura ad una imprese che ne garantisca le manutenzioni ordinarie, la pulizia e la vigilanza in tutte le ore del giorno e della notte.  

Per me, cittadino di Alghero, sarebbe anche interessante sapere se, e come, il Comune si sta muovendo, e come, perché i suoi ospedali vengano dotati di tutte le strumentazioni, le strutture e le professionalità necessarie per evitarne la continua decadenza e l’incombente minaccia di declassamento. Credo, infatti, che sia insopportabile che   da Ospedale di Primo Livello declassato ad Ospedale di Base. Ciò non solo per rendere un adeguato servizio agli algheresi ed agli abitanti dei comuni della Circoscrizione, ma anche ai numerosi turisti che ospitiamo in particolare d’estate. Va da se che una Struttura Ospedaliera di alto livello consentirebbe, addirittura, lo sviluppo di un ‘turismo sanitario’ per tutto l’arco dell’anno. Esso sarebbe possibile data la vicinanza dell’aeroporto e la disponibilità di ottime strutture alberghiere. Mi rendo conto che noi algheresi non abbiamo neppure saputo fare un simile sogno che, però, col ‘Mater Olbia’, si addirittura concretizzato   in un’altra zona della Sardegna.  Credo anche che sia giunta l’ora perché ‘a stretto giro di posta’ si approvi il famoso P.U.C. e si rediga il Piano Spiagge, entrambi attesi da decenni!

Così pure credo che ci si debba muovere per eliminare la ‘marea gialla’ ed ogni forma di inquinamento marino, in particolare quello proveniente dal depuratore comunale di San Marco, dalle acque sporche che arrivano dal ‘canalone’ che sfocia nei pressi di San Giovanni o dalla tubatura che, sbocca sotto Piazza Sulis. Ritengo anche utile migliorare il servizio di autobus pubblico urbano. In proposito mi chiedo per quale arcano mistero, contrariamente a quanto avviene in ogni altra parte del mondo, non siano mai state sistemate almeno delle ‘paline’ che indichino l’ora di arrivo dei bus urbani alle varie fermate, con una tolleranza di qualche minuto. Eppure un simile provvedimento è tanto elementare quanto indispensabile per forestieri e residenti. Vorrei anche capire per quali ragioni sia stato lasciare andare in malora il Centro Residenziale per anziani di via della Resistenza. Perciò ben vedrei l’istaurazione di una commissione di indagine comunale. Mi pare, infatti, molto strano che esso sia decaduto al punto di doverlo dichiarare inagibile da un momento all’altro e che nessuno, né i tecnici né i politici di turno, si siano accorti della sua precaria situazione e non abbia provveduto ai doverosi interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione.  Non è che dietro a simili, gravi inadempienze ci sia trascuratezza o, peggio, qualche inconfessabile tentativo di speculazione? Dato che non ne sopporto l’orribile vista, vorrei che questa amministrazione facesse demolire il rudere del locale denominato ‘El Fuego’, ubicato sul favoloso Lungomare Dante.

Mi farebbe anche piacere che si desse da fare per sistemare in una sede più adeguata il prestigioso ed importantissimo Istituto Professionale Alberghiero, destinando ad altre pubbliche attività i locali del Grand Hotel, in cui oggi è malamente sistemato.  Per quanto non sia un esperto di questioni attinenti la amministrazione della edilizia pubblica, se la legge lo consentisse, vorrei che il nostro Comune, nel programmare e finanziare le opere pubbliche, prendesse in considerazione la possibilità di realizzare Case Popolari in gran numero. Personalmente farei versare agli assegnatari una cauzione, proporzionata al loro reddito familiare, con percentuali più alte per chi possiede i redditi più alti e più basse per chi percepisce   redditi inferiori. Ugualmente, anche il canone d’affitto, comunque molto più basso di quelli richiesti dal libero mercato, dovrebbe essere proporzionato ai redditi. Aggiungo che, sempre se consentito dalle leggi, vorrei che fosse possibile riscattare la proprietà dell’immobile legalmente occupato, acquistandolo a prezzo di mercato ma sottraendo la cauzione versata e l’ammontare degli affitti pagati nonché gli interessi legali maturati su quelle somme e la loro rivalutazione monetaria.   

Vi sono altre questioni che riguardano da vicino la nostra comunità: la gestione dell’aeroporto; l’utilizzazione delle aree di Maria Pia; il funzionamento delle aziende agricole pubbliche di Surigheddu e Mamuntanas; l’allungamento della stagione turistica, la realizzazione della Circonvallazione e del prolungamento della ‘quattro corsie’, e che sia proprio ‘quattro corsie’. Capisco bene che molti di questi problemi non sono di diretta competenza comunale e che nessuno ha la bacchetta magica per risolverli. Mi interesserebbe, però, capire come si intende sostenere gli interessi di Alghero anche di fronte alla Regione autonoma della Sardegna ed allo Stato e come fare le legittime pressioni, con l’aiuto dei consiglieri regionali e parlamentari eletti dalle nostre parti. Sono, in particolare, assolutamente convinto che tutti questi problemi debbano essere rapidamente esaminati dalla Giunta e dal nostro Consiglio Comunale e, ovviamente, che ci si debba dare dei termini precisi entro cui adottare le relative delibere. La Città, infatti, è stanca di attendere per tempi infinitamente lunghi e non  ne può  più di vedere rinviati i provvedimenti alle calende greche.

Vittorio Guillot, 7 Ottobre 2019