Niente pocket money, rivolta dei migranti

Alla base delle proteste ci sarebbe il mancato pagamento del "pocket money", il contributo giornaliero di circa 2 euro e 50 centestimi che spetta agli immigrati.

È scoppiata una vera e propria rivolta, questa mattina a Cargeghe, nell’ex capannone della Coinsar, luogo che è stato adibito a centro di accoglienza di 143 migranti. Alla base delle proteste ci sarebbe il mancato pagamento del “pocket money”, il contributo giornaliero di circa 2 euro e 50 centestimi che spetta agli immigrati.

Gli immigrati hanno preso possesso della struttura. «Qua abbiamo 143 ospiti e tutti di etnie diverse – ha spiegato all’Unione il presidente della cooperativa che gestisce il luogo -. I nostri operatori sono stati molto bravi finora a gestire le diversità, in mancanza di un unico interlocutore. Arrivano da paesi molto differenti, dal Ghana dal Senegal dalla Nigeria, dall’Egitto, ognuno con le sue regole. Il rischio è quello dell’anarchia totale».

26 Novembre 2015