Nasce il sistema Sardegna: il cambio di rotta di Enrico Daga

Villasimius e Alghero si alleano per creare un “Sistema Sardegna” in grado di competere nel mercato turistico internazionale. Lo propone il sindaco di Villasimius, Tore Sanna e Enrico Daga, candidato sindaco di Alghero per il Partito Democratico.

«Dal 2000 a oggi il mercato turistico è cresciuto del 53% e oggi la metà dei visitatori sceglie il Mediterraneo come destinazione, per competere in un contesto del genere è impensabile che ogni località agisca da sola». Tore Sanna, sindaco di Villasimius dal 1978, teorico dell’economia locale basata sul turismo, artefice nel suo Comune di quello che viene considerato un vero e proprio modello, lancia l’alleanza tra Nord e Sud, a iniziare da Alghero e Villasimius, «per la creazione di un “Sistema Sardegna” basato su qualità dei servizi, cultura dell’accoglienza e riorganizzazione del sistema dei trasporti». Per il veterano degli amministratori che sostengono la via sostenibile allo sviluppo, «quando abbiamo iniziato Alghero era la porta d’oro del turismo, era un modello – dice – la città ha ancora le carte in regola per fondare il proprio rilancio economico e occupazionale sul mercato turistico». Alla guida di questo processo Tore Sanna vede bene Enrico Daga, il candidato sindaco del Partito Democratico alle elezioni amministrative del 25 maggio.

«Mi auguro che diventi sindaco – dichiara in pubblico – il suo programma contiene le idee e i progetti che servono per creare le condizioni necessarie al rilancio di Alghero». Per rendere la Sardegna effettivamente fruibile va risolto il problema dei trasporti. «Arrivare nell’isola e muoversi sul territorio regionale è disagevole – dice Sanna – servono investimenti strutturali per adeguare la viabilità, il sistema ferroviario e i collegamenti tra porti e aeroporti col resto della Sardegna». Questo farebbe radicare una nuova concezione di turismo, «non più basata sul concetto di vacanza – aggiunge il sindaco di Villasimius – ma sulla possibilità di parlare di turismi, con un’indicazione al plurale che impegni a costruire un modello di accoglienza dedicata a esigenze molteplici, a stagioni differenti e a pubblici eterogenei». Altro tema. Ai sardi è riconosciuta una grande ospitalità, «ma questo non basta – avverte Sanna – occorre radicare la cultura dell’accoglienza, dotarsi dei servizi necessari alle esigenze e alle richieste di visitatori che si muovono secondo priorità e attitudini sempre più specifiche e settoriali». Il tema dell’accoglienza riconduce al bisogno di «investire sulla qualità dei prodotti e dei servizi turistici che vendiamo – conclude Tore Sanna – la Sardegna non potrà mai competere sulla quantità rispetto al mercato turistico globale, e non è neanche auspicabile, perciò serve attrarre i flussi attraverso un’offerta migliore di quella attuale». A sancire l’alleanza per la creazione del “Sistema Sardegna” in campo turistico è il dibattito “Alghero porta d’oro dei turismi, nuove strategie di sviluppo”, organizzato dal Partito democratico nel chiostro di San Francesco per raccontare le idee di Enrico Daga, candidato sindaco del Pd, per un settore centrale dell’economia locale.

Le testimonianze di Stefano Visconti, presidente del consorzio “Riviera del corallo”, di Tore Bellu, del team “Alghero Corse” e di Alessandro Balzani, presidente della Lega Navale, portano tutte nella stessa direzione. «La principale vocazione di Alghero è quella turistica, ma per fare in modo che questo settore incida seriamente sull’economia, sull’occupazione e sullo sviluppo complessivo della città bisogna abbandonare il ricordo nostalgico di quando la nostra città era la porta d’oro del turismo e lavorare per trasformarla in una dinamica, innovativa e attraente sede di diversi turismi», è la ricetta che propone Enrico Daga, per rispondere alle loro richieste. «Bisogna fare del sistema dell’accoglienza e dell’ospitalità un vero e proprio comparto produttivo, in grado di stimolare, ispirare e realizzare un cambiamento strutturale e culturale di cui possa giovarsi tutta la città», aggiunge. Dal turismo marino-balneare a quello attivo e sportivo, dal turismo culturale a quello enogastronomico, dal turismo congressuale a quello tematico, dedicato ad ambiente e natura, dal turismo rurale a quello religioso, tanto per fare degli esempi, «immagino un’Alghero in grado di progettare, pianificare e implementare tanti turismi, tutti possibili, coesistenti, sinergici e sostenibili», è il cambio di visione che propone Enrico Daga.

In questo senso è paradigmatico l’esempio di quel che accadrà tra qualche settimana, quando Alghero ospiterà il Mondiale Rally Italia Sardegna 2014. «Abbiamo accettato la sfida dell’Stl perché vogliamo che il rally promuova l’Italia e i suoi territori», racconta Antonio Turitto, general manager della tappa italiana del mondiale di rally. «Questo appuntamento deve trasformarsi in una vacanza che include l’evento agonistico, come accade nelle altre parti del mondo», aggiunge Turitto. La scelta di Alghero, «con una sistemazione più centrale rispetto alla città – conclude il general manager – vuol far sì che la città ci accolga col calore e la passione che caratterizza le altre tappe».

Redazione, 15 Maggio 2014