Mesina: nel 1974 sarebbe stato il mandante di un omicidio
La libertà dell'ex carcerato aveva cominciato a risentire le conseguenze di ossessivi controlli che lo riportarono due anni fa in carcere con accuse di associazione a delinquere, traffico di droga e altri reati.

Sarà il caldo torrido di inizio luglio, ma appare evidente che a Graziano Mesina il caldo afoso non porti bene. Durante la fredda giornata del 25 novembre del 2004, esattamente il giorno dopo che il Presidente della Repubblica Carlo Atzelio Ciampi firmò la grazia per il 62 enne Graziano Mesina, dopo averne scontato ben 41 nelle patrie galere del continente, lontano dall’isola, il freddo pungente del novembre 2004 regalava a Mesina nientemeno che la Grazia che lo rendeva insperatamente libero.
Il caldo afoso dell’anno in corso non è stato questa volta altrettanto benevolo con la primula rossa del banditismo sardo. Vero è che la libertà dell’ex carcerato aveva cominciato a risentire le conseguenze di ossessivi controlli che lo riportarono due anni or sono nuovamente in carcere con accuse di associazione a delinquere, traffico di droga e altri reati.
I Carabinieri nella giornata odierna gli hanno notificato un avviso a conclusione delle indagini relative all’omicidio di Santino Gungui avvenuto nel 1974 con l’accusa di essere stato il mandante. La nuova indagine sulla vicenda ha ripreso vigore in seguito alle intercettazioni ambientali fra Mesina e il suo autista, eseguite dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari.