Lutto nazionale: dolore ma sopratutto rabbia. L’opinione dei politici

“L’alluvione in Sardegna non è una fatalità, ma una tragedia annunciata e ripetuta nel tempo”, afferma il senatore di Sel Luciano Uras e la senatrice Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto-Sel. “È la tragica ma ovvia conseguenza del combinato tra le mutazioni climatiche le condizioni di dissesto idrogeologico in cui versa l’80% dei comuni italiani. Il governo venga immediatamente a riferire in Senato sugli interventi d’urgenza che intende adottare e nella necessità di promuovere immediatamente il piano nazionale di manutenzione del territorio”.

Tanti politici intervengono e commentano la calamità e molti hanno anche capito che la calamità non è l’unico disastro. “Anzi- afferma  Claudia Zoncheddu” , di Sardigna libera – dobbiamo prendere atto che la Sardegna, specialmente nelle zone di forte urbanizzazione costiera, è stata soggetta a una edilizia selvaggia e spesso in deroga, che non ha tenuto conto degli equilibri ambientali e idrogeologici. Fiumi e corsi d’acqua interrati, deviati e rettificati dall’opera dell’uomo si sono ripresi i propri corsi naturali nei centri urbani, nelle pianure e nelle montagne. Il nostro territorio è già fortemente compromesso dall’urbanizzazione e dall’edilizia selvaggia che lo ha predisposto a disastri idrogeologici che generano costi umani, economici e ambientali ben superiori al profitto legato alla speculazione urbanistica. Questa catastrofe, che solo in parte è “calamità”, è un monito per una nuova e approfondita riflessione da parte della classe politica sarda, che si accinge alla discussione in sede di Consiglio Regionale, del Piano Paesaggistico Sardo di Cappellacci.”

Intanto apprendiamo ora che La Giunta regionale ha deliberato la dichiarazione dello stato di calamità naturale, sollecitando la dichiarazione di emergenza da parte del Governo. L’Esecutivo – presieduto dalla vicepresidente Simona De Francisci, in contatto col presidente Ugo Cappellacci da ieri notte impegnato in sopralluoghi nelle zone devastate dal ciclone Cleopatra – ha anche approvato uno stanziamento di 5 milioni per i primi interventi di emergenza.

L’assessore all’agricoltura Oscar Cherchi: “E’ giusto pensare prima a mettere in sicurezza le persone per evitare che questo già tragico bilancio possa peggiorare, ma contemporaneamente nessuno dimentichi il dramma che si sta vivendo nelle campagne. Uomini e animali che si trovano lontano dalle zone urbane e che corrono dei rischi enormi sono ancora in piena emergenza, soprattutto in vista di una nuova ondata di maltempo che, seppure preannunciata meno violenta, non può certo lasciarci tranquilli. Stiamo predisponendo, insieme alle agenzie Agris e Laore, una verifica puntuale delle scorte alimentari da destinare agli allevamenti. Insieme alle agenzie siamo già al lavoro per capire, in tempi rapidi, quali sono le necessità più urgenti e provvedere a portare soccorso alle aziende in pericolo. Superata questa prima fase si farà la conta dei danni e bisognerà pensare a ripartire, con l’aiuto di tutti”.

19 Novembre 2013