Le mutande rosse

Ciao Josef, mi chiamo Marinella, e sono una signorina di 50 anni, single; abito in un bel appartamento a pochi metri dai carabinieri e ti scrivo per raccontarti una storia molto curiosa e mi piacerebbe che tu mi dessi un consiglio e sapere cosa ne pensi, visto che tu sicuramente ami queste singolari situazioni. La notte del 31 dopo una serata con amici, la solita da 30 anni (che palle, sembra che devi divertirti per forza), verso le 2 sono rientrata nel mio appartamento e complice anche le abbondanti libagioni e beveraggi vari mi sono subito addormentata. Un rumore di passi e un bisbiglio mi svegliò e vidi due uomini sulla trentina ben vestiti che mi guardavano con interesse, io fingevo di dormire ma li scrutavo con un occhio semichiuso, volevo urlare ma ero paralizzata. Il tipo più alto e carino disse: cupà mientrasa tue fotties los objetos de valor deo me la codo. Prima di sentire l’ultima frase notai che mi stava tornando la voce e stavo per urlare ma all’improvviso mi si paralizzò di nuovo la voce, mentre un calore mi avvolgeva in tutto il corpo. Lui, chiamiamolo Gesuino, mi venne addosso e gentilmente, con classe, mi sfilò le mutandine rosse che avevo ancora indosso per la festa bene augurale. Sempre con glamour spazzò via dalla passera la manciata di lenticchie che avevo depositato per augurarmi un anno ricco, prospero soprattutto di uccello. Io fingevo sempre di dormire muovendomi come in un sogno:era una bella magia, lui lemme lemme si dava da fare, ma quando l’amico urlò dal salotto dicendo “movites cupà que aqui este poca roba de fottere; me pari que esta sighi una poveraccia. A quel punto non ci vidi più è urlai, non tanto forte ma  giusto per farmi sentire: “guarda bene nei cassetti, coglione, che ci trovi i miei anelli”. Gesuino per fortuna era concentrato sul mio bel corpo che gemeva, sia di piacere che di preoccupazione al pensiero che il compare trovasse troppo presto gli anelli. Meno male che il socio, al contrario del mio amore, doveva essere alquanto  scemo e per niente scaltro,: infatti ci impiegò il tempo giusto che io “arrivassi” in cielo. Gesuino, con la delicatezza di un gentiluomo, prima di andare via mi baciò dolcemente  dicendomi “buon anno bella signora”. Poi  svanì nel nulla lasciandomi felice e confusa. Ora  vorrei rincontrarlo perchè penso di essermi innamorata di lui: è sicuramente uno dei paesi limitrofi in quanto il compare mentre frugava nei cassetti cantava ( Tissi, Tissi, ultima frontiera, Tissi Tissi ultima frontiera prima di Salighera”. Da ciò deduco che il mio amore è di Tissi o al massimo di Ossi, lìaltro paese  confinante. Ti chiedo quindi aiuto;  ti lascio, disperata, cantando la mia canzone preferita, la più bella del 2011: Tissi, Tissi, ultima frontiera preferita a Salighera.

Cara Marinella, la tua storia è bellissima, sarà la favola del 2011, in attesa di quelle che ci racconterà Berlusconi. Su alcune cose purtroppo ti devo contraddire, ad esempio quando dici che a me sarebbe piaciuta questa singolare situazione. Che Gesuino mi prendesse di dietro mentre il compare scemo mi rubava gli anelli mi avrebbe dato fastidio, sai fra gli anelli c’è anche la fede. Per il resto concordo con te sul fatto che hai vissuto una bellissima esperienza anche se il tuo bel farabutto se catturato potrebbe essere condannato alla galera. Pare che i nuovi trattati Italia Brasile prevedano, per incrementare il turismo, accoglienza non  solo per gli “imporrati di sesso” ma ora anche per tutti i delinquenti Italiani, esclusivamente del bel paese con almeno un ergastolo: si va in vacanza dai Carioca e gli danno anche un lavoro;  quella si che è democrazia. Tornando al tuo bel Gaglioffo penso che egli sia di Ossi in quanto, conoscendo un personaggio di quel posto, posso dire senza ombra di dubbio che ha gli stessi requisiti; credo che tu ti sia innamorata e non sei la prima, in tutto il mondo la chiamano la sindrome di Stokolma ma nel tuo caso specifico possiamo chiamarla  “sindrome di Stokatzo”. Un’altra cosa che mi ha fatto pensare in positivo è che questa volta le lenticchie con te hanno funzionato, il nuovo anno ti porterà tanto ma tanto uccello; beata te ! anche io come milioni di poveri contribuenti ho mangiato questo piatto sperando fortemente (visto che il Governo ha deciso che le tariffe ci costeranno in più almeno 1.000 euro) che mi porti un aumento di almeno 5 euro alla pensione. Visto che c’ero mi sono messo 2 lenticchie nella mutanda sperando che mi portasse almeno due passere una per l’inverno e una per l’estate, ma mentre facevo il trenino della canzone cult papapapapapapapapa, mi si sono infilate nel culo, e già dopo pochi minuti alcuni, chiamiamoli “amici”, hanno cercato di mettermelo dietro. A questo punto penso che mi farò un viaggio in Brasile, anche se non ho commesso reati, non vado per chiedere asilo politico ma solamente,come fanno tutti gli over 50, per farmi una bella ventenne Carioca, possibilmente una nipote di Lula, visto che lui  ha fottuto milioni di Italiani onesti. Ora ti chiedo: per questa mia originale iniziativa a difesa dell’onor di patria, il Governo non dovrebbe riservare un premio fiscale (in € – $- Sterline o addirittura in Lire) ad ogni famiglia italiana. Se trovassi ostacoli alla imminente partenza mi farò sentire. Ula Ip, Lula, Ula Op”, che in Carioca significa “Ciao cavallerizza, non è, solo promessa”.

18 Settembre 2012