Lampi Radio: 4 sardi alla scoperta di segnali dal futuro

Non sono solo sogni, o metafisica, o iperrealtà, ma parliamo di scoperte sempre più vicine all’immensità dello spazio. Quanto è grande la distanza temporale che ci separa da altri mondi? Cosa sono questi lampi cosmici? Chi ci sta mandando questi segnali ? A chiarircelo 4 studiosi di astrofisica sardi che sono inseriti in un team di ricerca mondiale, annunciata oggi nel nuovo numero della rivista Science. A lavoro un gruppo internazionale di ricercatori a Parkes, in Australia. Nel team che ha registrato i lampi-radio c’è anche un pezzo di Sardegna: quattro studiosi dell’Università di Cagliari e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica hanno contributo, con il radiotelescopio australiano, a documentare il fenomeno su cui oggi è puntata l’attenzione dell’intera comunità scientifica.

I ricercatori intendono utilizzare questi segnali come sonde naturali per provare a intercettare tutto ciò che esiste lungo lo sterminato percorso che i lampi-radio effettuano prima di arrivare fino a noi: certamente materia ordinaria, ovvero gas e polveri, ma forse anche tracce della presenza di materia oscura. Ad aggiungere ulteriore interesse sull’individuazione dell’origine di questi remoti lampi-radio c’è il loro numero. Sono milioni, milioni di fasci di luce che varcano il cielo, circa 10.000 lampi-radio al giorno, come dire un lampo-radio ogni 10 secondi «Questa frequenza è oltre 1.000 volte più grande di quella tipica degli studiatissimi lampi di raggi gamma», riferisce Andrea Possenti direttore dell’Osservatorio Astronomico Inaf di Cagliari. Ma il fascino sta tutto nella materia dei raggi, capire che relazione hanno con il tempo, e quanto ci hanno messo ad arrivare sino a noi, sempre che riusciamo a capire da dove arrivano. Informazioni futuristiche che ci fanno sognare sul tempo relativo e teltrasporto o chissà, viaggi nel tempo e mondi paralleli.

5 Luglio 2013