La suocera

Ciao Josef, sono una giovane donna di 28 anni, casalinga che non trova un impiego, sposata da 3 anni con uno splendido ragazzo di buona e benestante famiglia. Il suo unico difetto, se così si può chiamare, è il fatto che è un bamboccione di 32 anni, figlio unico, attaccato alla gonna della madre vedova. Viviamo in un appartamento al secondo piano, al primo abita la madre che ha le chiavi della nostra casa e spesso e volentieri quando rientro dalle compere me la trovo intenta a pulire il nostro appartamento, anche se io quando esco lascio tutto in ordine. Lei vorrebbe che la chiamassi mamma, ma io nonostante mi sforzi non ci riesco, spesso e volentieri vuol preparare lei il pranzo o la cena e rimane con noi, non abbiamo momenti di intimità con mio marito a parte quando dormiamo. Lui è contento di questa situazione, la madre lo coccola come un bambino di sette anni, ogni volta che cerco di fargli capire che così non si può andare avanti lui mi zittisce dicendo che va tutto bene. Io non so come comportarmi, mi sento una estranea a casa mia e mi umilia il fatto che la cara suocera ripassa a pulire per esempio la vasca da bagno o la cucina dicendo che io non pulisco abbastanza bene. Io nonostante tutto amo Ambrogio ma non so fino a quando reggerò questa situazione. Lui vorrebbe un figlio, anzi lei, ma io sto prendendo tempo perché sono sicura che con il mio bambino lei diventerebbe la mamma ed io la governante, sto seriamente pensando di lasciarlo, ma non saprei dove andare in quanto i miei genitori sono morti 2 anni fa in un incidente stradale, ed io ho due fratelli sposati e non posso certo andare a vivere con loro. Cosa mi consigli ? Aggiungo che ho alterato alcune cose per non farmi riconoscere, ma il succo è questo. Grazie e scusa, ma avevo bisogno di sfogarmi e nel contempo spero in qualche buon consiglio.

Cara amica riconosco che la tua è una situazione triste, ma secondo me se ti fai un pò furba la tua posizione è recuperabile, considerato anche e soprattutto che ami tuo marito. Per prima cosa sforzati di chiamarla mamma, oppure in tono confidenziale ma con rispetto per nome, cerca di fartela amica, chiedi consigli su tutto, cibo, vestiario e sopratutto non uscire con le amiche, anzi esci ma evita di farglielo sapere. Parla sempre del figlio, chiedile particolari di quando era piccolo, vedrai che diventerete amiche e complici; poi vedrai che col tempo le cose andranno meglio; c’è anche un’altra soluzione: manda tutti a quel paese, bamboccione, suocera e tutto quello che di questa situazione ti irrita: avrai tanta soddisfazione che non c’è denaro al mondo che la possa comprare. Per finire cara amica vedi e pondera seriamente la tua situazione e ricorda che qualunque sia la tua decisione non sarà facile per te, preparati ad avere giorni molto difficili.

19 Ottobre 2013