In Sardegna oltre 10 imprese green, il 24,6 della Regione

Dalla chimica alla farmaceutica, dal legno-arredo all’high tech, dalla concia alla nautica, passando per l’agroalimentare, l’industria cartaria, tessile, edilizia, minerali non metalliferi, per la meccanica, l’elettronica e i servizi. Oltre che i più classici settori delle fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica, del ciclo dei rifiuti e della protezione della natura. Tante sono le declinazioni della green economy italiana. Un filo verde e dinamico, che attraversa, innova e rende più competitivi tutti i settori della nostra economia, compresi quelli più maturi e tradizionali. È quanto emerge dal Rapporto GreenItaly 2012, che presenta una tendenza in grado di attraversare il Paese da Nord a Sud, tanto che le prime dieci posizioni della classifica regionale per diffusione delle imprese che investono in tecnologie green sono occupate da quattro regioni settentrionali e sei del Centro-Sud.

Le imprese della green Italy, inoltre, sono quelle che hanno la maggiore propensione all’innovazione: il 37,9% delle imprese che investono in eco-sostenibilità hanno introdotto innovazioni di prodotto o di servizio nel 2011, contro  il 18,3% delle imprese che non investono green. Idem dicasi per la propensione all’export: il 37,4% delle imprese green vanta presenze sui mercati esteri, contro il 22,2% delle imprese che non investono nell’ambiente. La Sardegna può contare su 10.140 imprese green, equivalenti al 24,6% del totale delle imprese della regione, un numero che la colloca all’undicesimo posto nella graduatoria nazionale delle regioni per numero assoluto di imprese che investono nella sostenibilità. Per quanto riguarda le province Cagliari si colloca al primo posto con 4.463 imprese green, equivalenti al 24,7% del totale delle imprese della provincia. Seguono Sassari con 3.257 imprese verdi (23,7%), Nuoro con 1.706 imprese verdi (28%), Oristano con 714 imprese (21,8%).

6 Novembre 2012