Imprese ad alta digitalizzazione sotto il 5%: quali sono le opportunità della tecnologia

Ad oggi la digitalizzazione non può che rappresentare una componente fondamentale per le aziende, e non solo per i consumatori. Purtroppo, però, in Italia questa considerazione appare ancora marginale, dato che solo il 4,7% delle imprese tricolori può dirsi altamente digitalizzata.

Di conseguenza, ci troviamo di fronte ad un mondo ricco di potenzialità, ma ancora decisamente poco sfruttato entro i nostri confini. Un vero peccato perché, come detto, una società digitalizzata può contare su grossi margini di profitto, e su una riduzione dei costi molto importante.

Proprio per questo motivo oggi andremo ad analizzare i numeri italiani, insieme alle opportunità offerte dal digital.

Imprese italiane e digitalizzazione: i dati Istat

In base al recente report Istat, soltanto il 4,7% delle aziende in Italia possiede un livello di digitalizzazione molto elevato. E la percentuale relativa alle imprese scarsamente digitalizzate preoccupa, visto che in tal caso si raggiunge addirittura l’80%. L’unica eccezione, in termini di competenze, la si trova nell’area relativa ai software, mentre nei restanti settori ICT i player italiani dimostrano un know how al di sotto delle medie europee.

Ci ha pensato la stessa Commissione Europea a fornire altri dati interessanti, stavolta a riguardo dell’indice di digitalizzazione tricolore, nel suo complesso. Se da un lato soffrono aziende ed e-government, dall’altro si trovano comunque delle notizie positive: nello specifico, si parla del buon grado di digitalizzazione della sanità. Anche la connettività, nonostante dei significativi passi in avanti, si dimostra ancora al di sotto delle medie UE.

Tornando al discorso sulle imprese, è importante misurare le competenze digitali dei lavoratori: solo il 44% dei cittadini italiani possiede un know how base, mentre l’incidenza degli specialisti sulla forza lavoro è piuttosto bassa (2,6%).

Le grandi potenzialità del digitale

L’online ha aperto nuove frontiere per il commercio e offre anche nuovi servizi utili per le aziende. È possibile prendere come esempio i servizi di Icribis, che mette a disposizione l’elenco delle aziende e altri dati molto importanti per fare impresa nell’era digitale.

Siccome abbiamo citato il commercio, non potremmo non parlare dell’e-commerce e dei negozi elettronici. In tal caso ci si trova di fronte ad un’opportunità davvero unica per le imprese: il motivo sta nel fatto che un e-shop consente di potenziare l’export, senza per questo dover affrontare delle spese altrimenti ingenti.

Poi occorre chiudere citando i nuovi fondi stanziati dal MiSE: questi ultimi vengono indirizzati allo sviluppo di piattaforme di e-shop, e per il temporary export manager. Si parla di cifre che vanno dai 300 mila euro (sviluppo e-commerce) ai 150 mila euro (per l’export manager).

Il digitale va incontro alle aziende, ma anche le aziende dovrebbero fare la medesima cosa. Purtroppo, in Italia, questo non sta ancora accadendo.

26 Agosto 2019