Impensabile ed impossibile abbassare la guardia

In qualsiasi direzione si vada le zone periferiche della città presentano uno spettacolo indecoroso a testimoniare che in Alghero se non prevalgono gli incivili trovano terreno fertile gli omertosi, quelli che preferiscono tener la bocca chiusa omettendo di denunciare quanti deturpano l’ambiente e il territorio favorendo la nascita di nuove discariche. Non va poi taciuto che certi comportamenti sembrano addirittura inserirsi nell’ambito di vere e proprie sfide alle norme vigenti, incuranti di poter essere sorpresi o identificati. Mi ostino comunque a pensare che simili comportamenti possano attribuirsi esclusivamente alla incoscienza dei residenti in vena di trasgredire. Ci dev’essere qualche molla che in certe persone fa scattare una sorta di ribellione.

Risalendo a qualche decennio addietro sul conferimento degli inerti mi sovviene il ricordo della discarica nella zona della collinetta sventrata lungo strada per Porto Torres con tutte le difficoltà e i costi conseguenti al trasporto e all’entità del deposito. In quel periodo nascevano quotidianamente in ogni strada oltre le periferie, piccoli cumuli di materiale di risulta che col passare dei giorni finivano per ingigantirsi. Poi, finalmente, con l’ultimo appalto per il servizio di nettezza Urbana furono istituite, oltre al centro di raccolta di Galboneddu, le Oasi Ecologiche, a San Marco e Ungias Galantè. Resta comunque l’obbrobrio proprio a 20 metri dall’Ecocentro di Galboneddu con una sfilza di cassonetti sempre stracolmi, con altrettanti cumuli di ferraglia, materassi, materiale elettrico e quant’altro. Altrettanto dicasi per lo svincolo per la strada per Ungias, ad un passo dall’Oasi di Galante. I controlli di quei siti vengono  fatti periodicamente, non come prevenzione, ma per reprimere e punire quando la situazione arriva a livelli di inaccettabilità.

Ora è la volta della zona industriale San Marco proprio nel punto dove campeggiano i cartelli di Divieto di Rifiuti, immondizie, macerie o altro (Art. 14 D. Lgs 22 del 5/2/1997). Lo spettacolo è offerto da un gran numero di seggiolini per automobili abbandonati lungo la strada centrale. La curiosità più singolare è che al cartello di Scarico Vietato se ne affianca un secondo con la foto di una telecamera: Area sottoposta a Videosorveglianza”. Alla faccia dei controlli i trasgressori hanno dimostrato di essere certi che non si arriverà a risalire agli autori. Una vera e propria dimostrazione che nell’ambito della raccolta della nettezza urbana i risultati si ottengono solo con controlli severi e regolari.

26 Settembre 2012