Il lamento di uno scoglio delle Bombarde

Ciao, sono uno scoglio. Abito a Le Bombarde, vicino ad Alghero.

Oggi è giovedì, il giorno peggiore della settimana.

Perché? Perché stanotte centinaia di poco raccomandabili ragazzi (rasta, punkabbestia, selvaggi insomma) verranno dalle mie parti, ad assordarmi con una musica stonata e dal retrogusto satanico. La chiamano “rock”, mi pare.

Per fortuna qualcuno si è accorto della mia sofferenza ed è corso a denunciare il problema, sollevando un putiferio. Ma è giusto: l’udito di noi scogli va tutelato. Non possiamo essere lasciati a noi stessi, in balia delle onde e del rumore di strumenti a corda amplificati.

Ora aspetto che tutto questo finisca e Alghero torni a essere la città addormentata che tutti sogniamo.

Mi lamento, ma poteva andarmi peggio. Penso a due miei amici: l’erbaccia campestre di Galboneddu e i massi di Scala Piccada. Loro devono sopportare un malefico frastuono ogni notte! E nessuno fa nulla.

Magari un giorno costruiranno delle villette residenziali anche là vicino, e allora la musica cambierà anche per loro..

Ora vado, devo comprare dei tappi per le orecchie. Spero funzionino anche sott’acqua.

Un saluto, buonanotte a tutti.

Claudio Simbula
Giornalista pubblicista, blogger
con elementi di copywriter e social media editor

www.iosperiamoche.it

29 Agosto 2012