Igiene urbana: lo ‘spacchettamento’ degli appalti come soluzione al problema

Dopo l’intervento in tema di inquinamento acustico, con la proposta di dotare la città di un autonomo piano di zonizzazione sonora, l’associazione AlgheroNext ha discusso sull’attuale situazione dei servizi di igiene urbana.

«Le problematiche connesse alla gestione dei rifiuti urbani stanno avendo un notevole impatto negativo sull’ambiente e sulla qualità di vita dei cittadini, con conseguenti effetti distorsivi dell’immagine del nostro territorio» – così il consigliere Francesco Marinaro (capogruppo Riformatori) affronta la questione cittadina, nell’incontro-dibattito tenuto con i giovani di AlgheroNext.

«Non possiamo più transigere di fronte alle inefficienze che, attualmente, la città sta vivendo nella gestione del servizio di igiene urbana, per questo è necessario compiere scelte innovative a partire dalla formulazione del prossimo capitolato d’appalto. In ogni caso è necessario l’Amministrazione ponga rimedio tempestivamente ai disservizi causati dalle gravi inadempienze dell’Aimeri ». La proposta avanzata dal consigliere Marinaro, di concerto con AlgheroNext, è di “spacchettamento” degli appalti, per i diversi servizi di nettezza urbana, con la finalità di aumentare la qualità degli interventi attraverso una più elevata specializzazione per singolo settore.

Operativamente verrebbero bandite una serie di gare per ogni macro-area di intervento individuata, favorendo l’aggregazione di imprese locali con indubbio vantaggio per l’economia locale:

1) raccolta differenziata
2) indifferenziato-ingombranti-RAEE
3) Stabilimenti balneari-arenili

Il primo vantaggio di non poco momento che deriverebbe è di evitare che si creino, zone d’ombra nel servizio complessivo, come invece spesso accade in caso di unico soggetto aggiudicatario dell’appalto, soprattutto in prossimità dello scadere del contratto. Lo “spacchettamento” avrebbe inoltre una ricaduta positiva in termini occupazionali, e costituirebbe una boccata di ossigeno per le piccole medie-imprese, evitando di privilegiare solo ed esclusivamente i grandi gruppi nazionali operanti nel settore. Infatti consentirebbe di coniugare l’esigenza di fornire un’alta qualità del servizio con quella altrettanto importante di offrire sostegno economico alle imprese locali, proprio all’interno di una cornice di massima responsabilizzazione delle diverse categorie produttive cittadine nella tutela del decoro e dell’igiene urbana.

In alternativa si potrebbe esplorare la possibilità, nei limiti consentiti dalla normativa attuale – ancora, invero, alquanto fluida, di procedere almeno ad una parziale internalizzazione del servizio. Certo è che occorre assumere rapidamente decisioni concrete per avviare a soluzione l’annoso problema che mina alla radice la stessa vocazione turistica della citta.

4 Febbraio 2013