Gli editori sardi in polemica con la Giunta regionale

Nella giornata di chiusura dell’anteprima, la presidente dell’AES, Simonetta Castia, è tornata sulla travagliata querelle relativa alla Mostra del libro in Sardegna

“Non accetteremo scelte che non siano condivise e diverse da quelle concordate con l’assessorato regionale alla Cultura e con la Direzione dei beni culturali e che vadano, per esempio, nella direzione di cancellare il format diffuso e policentrico della Mostra del libro in Sardegna; respingiamo gli attacchi vergognosi a cui siamo stati sottoposti e soprattutto i tentativi di strumentalizzazione di un evento per il quale gli editori hanno sempre lavorato alacremente”.

Non ha usato mezzi termini Simonetta Castia, presidente degli editori sardi, intervenendo stamani al dibattito dedicato ai problemi dell’editoria e dell’informazione in Sardegna. “Il silenzio assordante della giunta regionale – ha  proseguito – ci fa temere che la Regione non abbia ancora capito quale ruolo deve giocare l’editoria, settore in cui esistono professionalità che vanno ascoltate e rispettate”.

Sul fronte della revisione della legge regionale 22, una proposta importante è arrivata da Sergio Benoni (Radio X), componente del coordinamento regionale delle radio, che ha chiesto di unire le forze per predisporre un testo unico da presentare quanto prima alla Regione. Proposta fatta propria anche dal giornalista Vito Biolchini (reduce dalla diretta radiofonica “Buongiorno Cagliari” che ha aperto questa seconda e ultima giornata dell’Anteprima della Mostra del libro sardo) e accolta pienamente dagli editori sardi che hanno rilanciando con l’idea di realizzare anche un “libro nero” per rappresentare il periodo di grande travaglio che attraversa l’editoria regionale.

Dalle questioni regionali si è passati, dunque, a quelle più generali relative a un panorama nazionale in continua evoluzione e trasformazione. E’ stato evidenziato, in particolare, che le regioni in cui il mercato mostra segni di vitalità (Lombardia, Emilia e Lazio, ma anche Piemonte, Toscana e Campania) non sono solo quelle più ricche, ma anche quelle in cui fiere e manifestazioni letterarie sono più presenti. Iniziative come la fiera della piccola e media editoria, “Più libri, più liberi”, che si svolge a Roma, alla quale quest’anno la Sardegna non era presente, possono fare da volano non solo per offrire visibilità, ma soprattutto per garantire la giusta promozione dell’editoria sarda e della lettura in generale.

Una partita importante – è  stato detto durante il dibattito – è  quella da giocare nelle scuole, attraverso l’innovazione e la tecnologia, ma anche con una opportuna promozione della cultura sarda. A questo riguardo, il bando “Iscola” può rappresentare una opportunità importante per consentire agli editori di diversificare l’attività non solo come fornitori di contenuti ma anche di servizi.

Nel pomeriggio il programma è proseguito con un altro dibattito dal titolo “Il lettore digitale: utente, scrittore, narratore di se stesso”. Curato da Sardegna Ricerche e AES. L’incontro era incentrato sull’esperienza di DesiderataLibrary, un ambiente di lettura interattivo ideato dagli editori sardi. Si tratta di una piattaforma digitale pensata dagli editori per i lettori, una dea innovativa che permette una lettura creativa e una fruizione diversa del prodotto librario e traccia scenari futuribili in cui lettore avrà un ruolo centrale. Al microfono si sono alternati Graziana Frogheri e Francesco Cheratzu, Pierluigi Lai e Sara Cocco.

L’anteprima della Mostra regionale del libro si è chiusa in bellezza con la proiezione del film “Cenere” di Febo Mari (b/n, Italia 1916, 38’), una versione restaurata, con musiche di Mauro Palmas, dalla Cineteca Sarda e dalla Cineteca del Friuli. La copia è stata concessa dalla Cineteca Sarda della Società Umanitaria, l’introduzione alla proiezione è stata affidata al critico cinematografico Gianni Olla.

20 Dicembre 2015