Gatti e cani al cimitero, continua la polemica

Rispondo ad un articolo pubblicato lo scorso novembre da Alghero Eco, scritto da una Signora che ha voluto rispondere ad un mio quesito (condiviso anche da tantissimi algheresi) apparso nello scorso ottobre, sempre su Alghero Eco, a riguardo della comunità di gatti stanziali che vivono nell’area cimiteriale, e di cani con guinzaglio e non che vengono portati a spasso nella medesima area. Il quesito era indirizzato “a chi di competenza”, in tal caso al Comune di Alghero e non alla Signora Presidente dell’Associazione della Difesa del Cane, della quale apprezzo l’opera che svolge per gli animali abbandonati.

Condivido anche quanto ella sostiene nei confronti di chi il cimitero lo usa come salotto, fumando una sigaretta seduti sulle tombe. La Signora però non fa cenno alle persone che si recano al cimitero portando il proprio cane e lasciandolo poi gironzolare tra le tombe dove vengono lasciate tracce ben visibili dei loro bisogni fisiologici, senza che i proprietari provvedano a rimuoverli.

Una signora algherese che giorni addietro deponeva dei fiori sulla tomba del marito, inavvertitamente ha calpestato un grosso cumulo di escrementi di cane che le ha insudiciato le scarpe in maniera ributtante, tanto che ha dovuto buttarle. Un’altra signora invece, sulla tomba dei suoi cari, ha trovato qualche manciata di crocchette, con vicino una scodella di acqua, accanto alle fotografie dei propri congiunti. Ritiene giusto la signora assistere impassibili di fronte a certi scempi? E questi non sono casi isolati, ma molto frequenti.

Rispondo ancora. Signora, lei probabilmente ha letto il mio articolo con una certa distrazione, altrimenti avrebbe appreso dell’indifferenza di certi proprietari di cani che all’interno del camposanto non si degnano, come già detto, di pulire dove hanno defecato i loro animali. Le mie osservazioni non erano dirette ai cani, che non hanno il senso della ragione, né colpe, ma ai loro proprietari che non si attengono nemmeno alle regole più elementari di igiene e di educazione civica. Perciò Signora, non nutra inutili risentimenti verso un cittadino che ha scritto cose veritiere, ma che a Lei, forse, non sono piaciute.

Anche io posseggo un bel meticcio, che allevo con cura. Giornalmente, come tutti coloro che posseggono un cane, lo porto a passeggio, ma mai al camposanto! Per quanto concerne i gatti, le dirò che nei pressi della mia abitazione esiste una piccola colonia di gatti, per l’esattezza nove, e giornalmente vengono nutriti dalla gente del vicinato, me compreso. Non creda perciò che io nutra indifferenza per gli animali, tutt’altro. Ribadisco ancora che gli animali agiscono per istinto: chi deve essere educato è l’uomo.

Infine, il signore senza nome, come lei ironicamente e polemicamente mi definisce, scrive articoli sin dal 1991, tutti firmati con la medesima sigla. Può accertarsene se crede. Questo pseudonimo per me ha un grande valore prettamente personale, significativo e caro. A lei non piace? Non importa.

Carlo IV

6 Dicembre 2013