Fondi alle povertà: “Scuse e bugie”, la storia di una cittadina di Alghero

"Non chiediamo più di quello che ci spetta ma quello che è nostro."E' la lettera di una cittadina algherese che racconta la sua verità."Il contentino di due mesi di sussidio non ci fa vivere con dignità.Aiutateci"

Questa lettera che leggerete l’ha scritta una cittadina algherese. L’ha recapitata ad Alghero Eco dopo aver letto sul giornale ciò che lei sta vivendo, ossia il disagio che si è venuto a creare con l’erogazione tardiva dei fondi alle estreme povertà. I toni sono molto pacati,non è certo una donna in preda ad un momento di sconforto: è una lettera lucida e ben calibrata. Riporteremo per intero il testo,senza alcun commento.Ovviamente, chiedermo conferma di ciò che racconta ma non avrebbe motivo per ingannare chi legge, chi vive un disagio, chi ha problemi di salute ed è costretta a fare affidamento agli aiuti del comune, erogati dalla regione, non ha bisogno di aggravare ciò che è già di per se penalizzante.

“Scrivo questa mia lettera, dopo aver letto come di mio consueto, il vostro articolo riguardo i sostegni alle povertà, poichè per vari motivi mi riguarda molto da vicino. Volevo solo spiegare realmente i fatti come proseguono, visto che finalmente qualcuno si è interessato di questa situazione veramente al collasso, ossia i fondi non pervenuti correttamente, ma come al solito da parte del comune si trovino “scuse e bugie” per non dare i soldi alle persone che hanno veramente bisogno, e che per loro disgrazia aimè molto malate!. Volevo dire che l’erogazione di questi sussidi va data per legge, ogni mese, ma che da sempre non è così, ovvero c’è chi aspetta da oltre sette mesi e ne posso provare la conferma di ciò che dico, come si suol dire “carta canta” assumendomene tutte le responsabilità!. Sono molto arrabbiata perchè una settimana fa il comune di Alghero ha chiuso la bocca a parer suo, a queste persone erogando solo 2 mesi per quanto riguarda la legge 20, 1 mese solo per quanto riguarda i nefropatici, ecc ma sappi caro comune che la bocca ce la chiudi dandoci il cosiddetto “contentino”. Noi vogliamo risposte e verità. Dove sono i nostri soldi? E dico nostri perchè la regione li mette per noi, perchè siamo riconosciuti a livello medico legale, ossia tutelati da delle leggi che esistono realmente, e che servono per farci vivere con più tranquillità, non dico felicità ma tranquillità. Noi non chiediamo più di quello che ci spetta, ma quello che è nostro, non di loro per farsi i loro porci comodi, finanziarsi le loro porcherie.. soldi facili. Alle spalle di chi non ha niente , manco la salute!!! La regione li da per aiutare queste persone malate, e in difficoltà, ci vuole molto a capirlo? Io spero che non si trovino mai in questa situazione. Son tutti bravi , quando c’è aria di votazioni, tutti che ascoltano, tutti che ti dicono io ti aiuterò, si , si, tutte promesse inutili, e fasulle come loro. Io so solo una cosa che se non ci si aiutafra noi, siamo persi. Quindi spero pubblicherete la mia lettera che parla a nome di tutti i casi da voi elencati, e spero che leggendo queste parole tocchi il cuore e l’aniima di chi ci comanda. Vedete, scrivo con carta e penna perchè nel 2014 c’è ancora chi come me non ha il computer. Ti prego Alghero Eco, pubblicami, questo è un grido di dolore! Dateci le risposte che vogliamo, dateci il resto dei soldi non vogliamo di più. Cosi potremmo andare avanti anche noi in questa vita così difficile.
Grazie tanto. D.P.R.”

Redazione, 17 Febbraio 2014