«Flop del treno veloce dimostra “gazzosa politica” di Pigliaru e Deiana»

«Oggi a distanza di quattro mesi l’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana ha capito che avere investito 78 milioni di euro per un risparmio di tempo di 10 minuti è veramente un fallimento» - lo ha detto Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale

«Dopo le immagini compiaciute, ma sinceramente imbarazzanti, di Pigliaru e Deiana che l’11 dicembre dello scorso anno con un allegro codazzo di autorità partecipavano alla  tratta inaugurale del treno veloce, apprendiamo che quei sorrisi e le dichiarazioni enfatiche che li accompagnavano erano propaganda ingannevole. Vera e propria “gazzosa politica” stanca e priva di gas. Fotografie che potrebbero essere messe nella copertina del dossier del disastro dei trasporti in Sardegna». Lo ha dichiarato Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia-Sardegna in Consiglio regionale.

«Oggi – prosegue Tedde- a distanza di quattro mesi l’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana ha capito che il treno che egli descriveva come “super veloce” veloce non lo è. E che avere investito  per adesso 78 milioni di euro per un risparmio di tempo di 10 minuti è veramente un fallimento. Ovviamente nomina la solita commissione di inchiesta che dovrà accertare le cause del fallimento dei treni veloci e le responsabilità . Che è un modo per prendere tempo e certificare che i sorrisi delle foto di gruppo della tratta inaugurale beffavano i sardi. Il triste “flop” è solo l’ultimo di una serie di disastri amministrativi inanellati dall’Assessore Deiana. Ormai le politiche regionali dei trasporti annaspano in un “mare magnum” di inadempienze e atti errati o intempestivi».

«Continuità territoriale marittima e aerea e low cost affondano in un marasma di confusione e pressapochismo.  Nel frattempo l’isola è sempre più isolata. Arrivati a questo punto reiteriamo a Pigliaru la nostra richiesta di ritiro della delega a Pigliaru, richiesta fatta anche con una specifica mozione di sfiducia  di Forza Italia dello scorso dicembre. Non vorremmo essere costretti a pensare che Pigliaru  sia costretto dai leader della corrente  del PD che si contrappone a Soru nella rissa che sta paralizzando il Governo regionale a tutelare l’indifendibile Deiana. In due anni la distanza tra annunci e fatti concreti resta siderale e, forse, irraggiungibile entro la Legislatura» – ha concluso l’ex sindaco di Alghero.

14 Aprile 2016